Lo strano caso dei due sottosegretari Braga
Sembra una barzelletta ma è successo realmente, in piena attività di consultazione per la nomina dei nuovi sottosegretari del Governo Monti, la Presidenza del Consiglio, presa dalla foga, allerta per il posto di sottosegretario alle Politiche agricole un Francesco Braga al posto di un altro Franco Braga, creando un vero e proprio pasticcio burocratico.
Il sottosegretario allertato è stato contattato in piena notte, vivendo da più di venti anni in Canada come professore all’Università di Guelph, e si è dovuto mettere in contatto con la Presidenza del Consiglio che una volta accertato chi fosse si è accorta dello sbaglio, ma ormai il danno era già fatto. Ad essere chiamato doveva essere un altro Professore questa volta insegnante in Italia, Franco Braga appunto, docente alla Sapienza.
Le incomprensioni però sembrano siano andate ben al di la del semplice scambio di persona, infatti, il Braga sbagliato avrebbe avuto molti più titoli del Franco, essendo un esperto di Agroalimentare rispetto all’esperto di costruzioni Franco, ma non era stato sponsorizzato da nessuno e dunque non era tra la rosa dei papabili ai posti di sottosegretario. Il problema è che Franco Braga era stato proposto, come molti altri sottosegretari, dal mondo politico come tecnico capace, in particolare a spendersi per lui era stato l’ex Ministro Matteoli che lo avrebbe visto bene alle Infrastrutture, visto il suo ruolo di ingegnere esperto di tecnica delle costruzioni.
Di Franco però i Ministri conoscevano poco e allora gli uffici si sono attivati per cercare il suo curriculum, arrivando però alla figura di Francesco, e vista la sua esperienza nel campo agroalimentare era stato messo alle Politiche Agricole. Per lui addirittura anche il Ministro Mario Catania ha sprecato parole di elogio e parlato di valore aggiunto, ma semplicemente avevano sbagliato persona.
Vista la confusione generale, il divertente episodio ha avuto anche i suoi strascichi burocratici, perché all’atto del giuramento nessuno dei due era presente a Palazzo Chigi. Per la Presidenza è tutto risolto e Franco dovrebbe giurare a giorni, resta il fatto che un tecnico che non sa nulla del suo Ministero è una nomina tutta italiana.