Lo Stato risarcirà le vittime del naufragio di Cutro, Piantedosi: “Non ci voltiamo dall’altra parte”
"Lo Stato non si volta dall'altra parte e farà tutto quello che gli compete per indennizzare le vittime di questa drammatica, tragica sciagura che successe a febbraio scorso". Lo ha annunciato venerdì il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi da Crotone, a proposito del naufragio avvenuto a Steccato di Cutro il 26 febbraio scorso, che provocò 94 vittime.
Piantedosi ha assicurato che lo Stato farà la sua parte, contrariamente a quanto emerso giovedì nel processo che si sta celebrando davanti al Tribunale di Crotone nei confronti di tre scafisti del caicco naufragato. In quella sede, infatti, il Fondo di garanzia vittime della strada, che risarcisce anche le vittime di incidenti nautici, citato in giudizio dai legali delle vittime come responsabile civile, si è regolarmente costituito ma si è opposto alla citazione e ha chiesto l'estromissione dal processo, sostenendo che il natante naufragato non era stato utilizzato per diporto né adibito a trasporto pubblico e per questo motivo non può essere assoggettato al codice delle assicurazioni che regola anche l'intervento del fondo di garanzia per le vittime della strada. Il tribunale, che aveva ammesso la citazione in giudizio del Fondo di garanzia, si è riservato la decisione sulla richiesta di estromissione. Il Fondo è rappresentato dall'avvocato Giulia Bongiorno, senatrice della Lega.
Giovedì era intervenuto anche il ministro degli Esteri Antonio Tajani, anticipando il passo indietro di Bongiorno: "La questione è giuridica. Sarà l'avvocatura dello Stato a decidere il da farsi". Poche ore dopo Bongiorno, accusata di conflitto di interessi dalle opposizioni, visto che è anche presidente della commissione Giustizia di Palazzo Madama, ha detto che il suo compito è terminato: "In merito alla questione Consap lo studio legale di cui sono titolare ha illustrato una questione giuridica rilevante che si affaccia per la prima volta in un’Aula giudiziaria. Il nostro incarico era estremamente circoscritto ed è iniziato e si è concluso con l'intervento dell'avvocato Fancesco Colotti all'udienza del 15 novembre".
"Lo Stato ha manifestato sin dall'inizio attenzione ai superstiti e ai familiari delle vittime, ha creato tutte le condizioni per chi ha voluto il ricongiungimento con i parenti ed in questo è stato agevolato", ha aggiunto il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi durante la conferenza seguita alla riunione del comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, tornando sulla questione dell'indennizzo alle vittime.
"Siamo disponibili – ha detto – a valutare qualsiasi formula a sostegno dei superstiti e dei parenti delle vittime di questa grandissima tragedia. L'indennizzo è un riconoscimento che si deve a persone che hanno vissuto questa grande tragedia sulla propria pelle, vittime delle attività dei trafficanti". Piantedosi ha evitato di commentare le decisioni di Consap di essere estromessa dal processo come responsabile civile. "Non voglio fare l'accusa o la difesa di Consap, che è sicuramente uno strumento operativo dello Stato, ma poi agisce secondo logiche sue. Lo Stato ha articolazioni che vanno oltre Consap" ha concluso il ministro.