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Lo spread? Con Berlusconi al Governo sarebbe a 1200

Il Wall Street Journal pubblica una vecchia intervista di Monti in cui il professore paventava scenari catastrofici con Silvio al Governo. Poi le scuse, ma il Pdl vota contro la spending review…
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E' bufera politica dopo che il Wall Street Journal ha rilanciato una vecchia intervista in cui Mario Monti si lasciava andare a considerazioni caustiche sul precedente governo guidato da Silvio Berlusconi. "Se il precedente governo fosse ancora in carica, ora lo spread italiano sarebbe a 1200 o qualcosa di simile". Una semplice stima basata su una proiezione (come sostiene Palazzo Chigi, con Monti che poi si è scusato con una telefonata privata a Berlusconi) o una provocazione inaccettabile (come esterna Fabrizio Cicchitto), fatto sta che in casa Pdl divampa la polemica contro l'esecutivo. Se lo stesso Gasparri avverte che la pazienza del centrodestra nei confronti della "presunzione" dei tecnici è al punto limite, certo è che cominciano a vedersi le prime conseguenze. Infatti, come confessato dal tesoriere Pietro Lanfranco, il Popolo della Libertà ha deciso di votare "contro per protesta" un emendamento sulla spending review (riferito al settore sicurezza): "Lo abbiamo fatto apposta per protesta contro le parole di Monti su Berlusconi. Ha detto una sacrosanta sciocchezza e noi abbiamo voluto lanciare un segnale".

Segnale o meno, il decreto (su cui il governo ha posto la questione di fiducia) dovrebbe essere approvato fra poche ore dalla Camera dei Deputati e la spending review (che ha già incassato il via libera dal Senato) diventerebbe dunque legge. E con ogni probabilità sarà la sola cosa che resterà di questa sterile polemica di metà agosto. Del resto già stamattina il prestigioso Wall Street Journal aveva manifestato un "sostanziale appoggio" al professor Monti in merito alla polemica con parte della politica tedesca, con un editoriale in cui si ribadiva la stima per il tecnico "cui la politica ha affidato la missione di portare a termine le riforme e di prendere decisioni impopolari".

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A Fanpage.it fin dagli inizi, sono condirettore e caporedattore dell'area politica. Attualmente nella redazione napoletana del giornale. Racconto storie, discuto di cose noiose e scrivo di politica e comunicazione. Senza pregiudizi.
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