Lo spot di Lollobrigida: alla vigilia del voto Ue annuncia la nuova carta Dedicata a Te. Ma non arriverà prima di settembre
Da carta Dedicata a Te a carta che Non C'è. Il prossimo 6 giugno il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida presenterà l'edizione 2024 della carta prepagata destinata alle persone in difficoltà economica, per sostenere i consumi alimentari e nei trasporti. Una tempistica già di per se sospetta, piazzata a due giorni dall'apertura delle urneper le elezioni europee. Ma che assume un chiaro contorno di mossa puramente elettorale, quando si scopre che in realtà il giorno dopo la presentazione, della carta firmata Lollobrigida rimarrà solo l'annuncio. Prima che chi ne ha bisogno possa effettivamente ricevere l'aiuto, passerà ancora molto tempo.
Cos'è la Carta Dedicata a Te
La carta Dedicata a Te è stata ideata dal governo Meloni nel 2023, per erogare un contributo una tantum da 382,50 euro alle famiglie con un Isee inferiore ai 15mila euro. I soldi – versati su una prepagata emessa dalle Poste – dovevano servire inizialmente a comprare generi alimentari. A ottobre dello scorso anno, è stato aggiunto un bonus da circa 80 euro, per l'acquisto di carburante o abbonamenti al trasporto pubblico. Contrariamente ad altre misure anti-inflazione immaginate dall'esecutivo, il progetto è stata messo a terra nei tempi previsti e ha raggiunto il suo obiettivo. Dei circa 600 milioni stanziati, 520 sono stati effettivamente spesi dai destinatari dell'iniziativa. Gli altri 74 sono stati accreditati, ma sono poi tornati nelle casse dello Stato per diversi motivi (non è stata ritirata la carta, non è stato effettuato il primo acquisto nei tempi previsti etc….).
Forte di questi numeri, nell'ultima legge di bilancio il governo ha rifinanziato la misura per 600 milioni, a cui vanno aggiunti i residui della passata edizione. Per il 2024, la promessa era di ampliare la platea dei beneficiari e aumentare il contributo complessivo. Peccato però che, da dicembre scorso, nulla si è più mosso e del decreto interministeriale che doveva rendere operativa la norma si sono perse le tracce. Un ritardo forse dovuto anche alle perplessità delle sigle della grande distribuzione, restie a rinnovare quest'anno gli sconti garantiti nel 2023 agli utilizzatori della carta. Secondo fonti ministeriali consultate da Fanpage, tuttavia, a far perdere tempo sono state anche le complicazioni e le lentezze nei quattro ministeri coinvolti nella stesura del decreto: Economia, Agricoltura, Imprese e Lavoro.
L'annuncio elettorale di Lollobrigida
Poi d'improvviso il 31 maggio, a poco più di una settimana dalle elezioni europee, il ministro Lollobrigida si è ricordato della Carta Dedicata a Te e al Messaggero ha annunciato che il 6 giugno presenterà l'edizione 2024, proprio quarantotto ore prima del voto per il parlamento Ue. Per smentire i ritardi, il ministro ha indicato luglio, come data di inizio della consegna delle card ai cittadini che ne avranno diritto, in linea con quanto avvenuto nel 2023. Il fatto è che – per quanto ne dica Lollobrigida – per rendere concreta una misura non basta un proclama, ma servono una serie di passaggi operativi. E se si guarda ai tempi dei diversi step, fissati dal decreto dello scorso anno, si capsice come gli italiani bisognosi avranno in mano la carta solo tra diversi mesi.
Nel 2023, il testo che stabiliva il meccanismo per accedere al sussidio è stato firmato il 18 aprile, ma è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale un mese dopo, il 12 maggio. L'Inps aveva poi il compito di individuare le famiglie destinatarie del contributo, controllando non solo che avessero un Isee sotto i 15mila euro, ma anche che non percepissero una serie di altri sussidi, dal reddito di cittadinanza in giù. Entro trenta giorni dalla pubblicazione del decreto, l'istituto previdenziale doveva poi inviare ai Comuni gli elenchi dei beneficiari, in ordine di priorità. Gli uffici comunali avevano tempo 15 giorni per calcolare il numero effettivo dei percettori, sulla base delle carte assegnate a ogni ente locale. Dopo questo passaggio, nei dieci giorni successivi, Inps ha provveduto a stabilire le graduatorie definitive e poi le ha trasmesse alle Poste. Così si è arrivati a metà luglio, quando alle famiglie interessate è stato comunicato che potevano ritirare la carta. Dalla firma del decreto erano passati circa tre mesi.
Ora, anche ammettendo che il nuovo decreto interministeriale (ancora assente) venga firmato il 6 giugno, applicando la stessa scaletta temporale del 2023, si può calcolare che l'effettiva consegna delle prepagate non inizierà prima di settembre. Per arrivarci, dovrà essere firmata la nuova convenzione con Poste, dovranno essere stilati i nuovi elenchi dei beneficiari, che poi dovranno passare dalla verifica dei Comuni etc… Certo, da un lato si può immaginare come nel secondo anno di applicazione della misura, alcuni meccanismi siano più rodati. Dall'altro però va considerato che stavolta c'è di mezzo agosto, mese in cui notoriamente negli uffici pubblici tutto o quasi rimane insabbiato. Da questo punto di vista, il traguardo di settembre può sembrare persino ottimistico.
Insomma, chi ha bisogno di aiuto per acquistare pane, pasta o fare un pieno, dovrà rassegnarsi ad averlo solo negli ultimi mesi dell'anno. Intanto però il 6 giugno prossimo, a ridosso del voto per le elezioni europee, Lollobrigida organizzerà il suo spot e avvierà la grancassa mediatica sulla carta che Ancora Non c'è. Illudendo migliaia di persone che l'arrivo dei soldi nelle loro tasche sia imminente. E sperando che si accorgano dell'inganno, solo dopo aver votato.