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Lo schiaffo di Berlusconi a Maroni: l’alleanza Pdl – Lega è davvero finita [VIDEO]

«La Lega è ancora nostra alleata» dichiara Berlusconi alla platea del Tempio di Adriano, in occasione della presentazione del libro di Alfano. Ma il gesto di Maroni, quasi a dire «non è proprio così» con la mano, è inequivocabile e viene prontamente censurato dallo schiaffo dello stizzito Silvio.
A cura di Biagio Chiariello
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Presentazione libro Angelino Alfano ' la mafia uccide in estate'

Se qualcuno non l'avesse ancora capito, le immagini che seguono sono assolutamente esplicative: l'alleanza tra Pdl e Lega, che finché ha potuto, ha tenuto vita in il Governo Berlusconi IV (e precedenti), non esiste più. E' morta e sepolta e, ieri pomeriggio, alla presentazione del libro di Angelino Alfano, La mafia uccide d’estate, se ne è avuto conferma. Presenti l'ex premier Silvio Berlusconi e l’ex Ministro degli Interni (e futuro leader leghista), Roberto Maroni, col primo che ha provato in tutti i modi a serrare i ranghi, il secondo invece ha strombazzato senza indugi la cruda realtà, riprendendo nuovamente il Cavaliere per non aver preso la strada del voto anticipato: «Noi siamo in opposizione, voi siete in maggioranza. L’alleanza è finita».

Non lo dico per propaganda. La propaganda si fa quando serve e cioè quando le elezioni sono vicine. Sarebbe tempo perso farla ora, perché si voterà nel 2013.

Parole che già avevamo sentito dalla bocca di Calderoli. Silvio invece no.  Non ci sta a rompere questo sodalizio. Forse proprio in vista di quelle elezioni politiche alle quali lui non prenderà parte in funzione di candidato. «La Lega è ancora nostra alleata» afferma Berlusconi davanti alla platea del Tempio di Adriano. Ma il gesto di Maroni, quasi a dire «non è proprio così» con la mano, è inequivocabile e viene prontamente censurato dallo schiaffo di uno stizzito Silvio, che prova a convincere i presenti – o meglio ad auto-convincersi – con una mezza battuta: «quelli della Lega restano nostri alleati nonostante facciano gli spiritosi».

Ad ogni modo il rappresentate del Carroccio ci tiene a precisare che la fine dell' alleanza non riguarda l'ambito locale dove «lealmente continueremo a governare insieme». Poi l'argomento diventa il governo Monti, completatosi l'altro ieri con la nomina dei sottosegretari. Dopo il punzecchiamento di Berlusconi che ha intimato al nuovo esecutivo di non occuparsi né di tassa patrimoniale, né di nuova legge elettorale, è Maroni ad affondare il colpo: «Ho letto che Monti ‘anticipa' al 5 dicembre le misure anticrisi. Ma non aveva annunciato che sarebbero state pronte il 23 novembre? Noi stiamo ancora aspettando di capire».

Finale a ”tarallucci e vino”, col calcio e il Milan. Il leader del Pdl conferma che ritornerà «la presidenza» della sua squadra del cuore; il leghista, noto tifoso del Diavolo, si rallegra: «Da quando ha lasciato Palazzo Chigi, i risultati della squadra sono migliorati».

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