Lo Ius Soli non è sepolto. Delrio rilancia e si appella a M5s e Ap: “Votate secondo coscienza”
L’approvazione dello Ius Soli non è un’ipotesi accantonata dal governo, almeno secondo il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, secondo il quale “c’è ancora tempo”. “L’autunno è appena cominciato e non siamo ancora in inverno”, ha detto riprendendo le parole del presidente del Consiglio Paolo Gentiloni che negli scorsi mesi aveva detto che si sarebbe arrivati all’approvazione della legge sulla cittadinanza entro l’autunno. Dopo l'annuncio di Angelino Alfano che ha espresso, per questo momento, la posizione contraria di Ap, l'ipotesi che il provvedimento possa passare sembra essere sempre più complicata, ma Delrio torna a chiedere uno sforzo per provare a portare a casa la legge.
“Continuiamo a lavorarci”, ha detto Delrio rivolgendo una sorta di appello alle altre forze politiche: “Si tratta di un voto di coscienza e non di partito e non credo che tra i sostenitori di Ap e 5 Stelle non ci sia nessuno sensibile ai diritti dei cittadini”. Delrio vuole tentare i senatori di Ap e M5s: “Con tutto il rispetto, mi sembra complicato astenersi su un tema che riguarda i diritti dei cittadini. Spero che si possa discutere serenamente”. Secondo Delrio si tratta di una “battaglia non di un gruppo politico ma di civiltà: i partiti non devono dare ordini perché è un voto sui diritti, io mi appello alla coscienza di tutti”.
Sulla possibilità di porre la fiducia per tentare di far passare il provvedimento, Delrio ricorda che questa ipotesi era stata valutata, ma poi Gentiloni “ha stabilito che fosse opportuno rinviare i tempi”. Una nuova valutazione su questa possibilità verrà fatta in autunno, secondo quanto riferito dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti. “Ora – aggiunge – serve portare avanti la nostra voce con una campagna sui diritti. Gli italiani sono ancora favorevoli allo Ius Soli, l’opinione pubblica non ascolta chi grida più forte”.
Grasso è fiducioso: ‘Si può approvare'
Il presidente del Senato Pietro Grasso condivide la lettura e la speranza di Delrio e si augura “che si apra al Senato una finestra per poterla calendarizzare e approvare”. “Mi meraviglia – sostiene – che si dica no a una legge che si ritiene giusta. Mi sembra che si punti di più a valutazioni di ordine elettorale che alla giustezza della legge”. Grasso torna sulle parole di Maria Elena Boschi che ha sostanzialmente rinviato lo Ius Soli alla prossima legislatura: “Io dico, abbiamo fatto una lotta per il codice antimafia e l'abbiamo vinta. Perché non possiamo farla anche in questa legislatura con lo Ius Soli? Poi non sono un idealista, bisogna cercare i voti, prima mettere in sicurezza i conti, ma sono fiducioso che dopo la legge di bilancio si possa approvare”.