Manovra, l’Iva torna al 22% per pannolini e seggiolini per bambini: al 10% solo per gli alimenti
Nuovo colpo di scena sull'Iva, che passerà al 10% – dal 5% attuale – per i prodotti per l'igiene femminile e quelli per l'infanzia. Ma in alcuni casi andrà anche peggio. Il governo Meloni ha deciso – come annunciato dalla presidente del Consiglio nella conferenza stampa di presentazione della manovra – di non confermare il taglio dell'Iva varato lo scorso anno. Con il governo Draghi, infatti, l'imposta sul valore aggiunto era già scesa dal 22% al 10% su questi prodotti, poi Meloni ha deciso di portarla al 5%. Ora, secondo la premier, il vantaggio è stato assorbito dall'aumento dei prezzi – anche se non si capisce il senso di alzare una tassa solo perché sono cresciuti i prezzi – e quindi non verrà rinnovato.
Nei giorni scorsi, però, si era parlato di Iva dal 5% al 10% per prodotti per l'igiene femminile e prodotti per l'infanzia, che nella vecchia dicitura comprendevano cibo, pannolini e seggiolini. Leggendo l'ultima bozza della manovra, però, viene fuori un nuovo particolare. All'articolo 11 si legge, testuale:
2. Alla tabella A allegata al decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633, sono apportate le seguenti modificazioni:
a) alla parte II-bis, concernente i beni e i servizi soggetti all'imposta sul valore aggiunto con l'aliquota del 5 per cento, i numeri 1-quinquies) e 1-sexies) sono soppressi;
b) alla parte III, concernente i beni e i servizi soggetti all'imposta sul valore aggiunto con l'aliquota del 10 per cento:
1) il numero 65) è sostituito dal seguente: «65) latte in polvere o liquido per l'alimentazione dei lattanti o dei bambini nella prima infanzia, condizionato per la vendita al minuto; estratti di malto; preparazioni per l'alimentazione dei fanciulli, per usi dietetici o di cucina, a base di farine, semolini, amidi, fecole o estratti di malto, anche addizionate di cacao in misura inferiore al 50 per cento in peso (v.d. ex 19.02);»;
2) dopo il numero 114) è aggiunto il seguente: «114-bis) prodotti assorbenti e tamponi destinati alla protezione dell'igiene femminile; coppette mestruali;».
In pratica, il governo va a intervenire sulla tabella allegata a un decreto degli anni '70, che sostanzialmente decide l'Iva da applicare ai vari prodotti. Prima vengono cancellati dalla lista dei prodotti per cui viene applicato il 5% di imposta e poi reinseriti in quella per cui viene applicato il 10%. Fin qui nulla di strano, se non che nel percorso si perdono dei pezzi.
Nello specifico il numero 1-sexies che viene cancellato dalla lista con l'Iva al 5% prevedeva:
latte in polvere o liquido per l'alimentazione dei lattanti o dei bambini nella prima infanzia, condizionato per la vendita al minuto; preparazioni alimentari di farine, semole, semolini, amidi, fecole o estratti di malto per l'alimentazione dei lattanti o dei bambini, condizionate per la vendita al minuto (codice NC1901 10 00); pannolini per bambini; seggiolini per bambini da installare negli autoveicoli
La prima parte c'è, le ultime due voci, invece, nel testo della manovra sono scomparse. Questo cosa significa? Che mentre latte in polvere e alimenti per i neonati rientreranno tra i prodotti con l'Iva al 10%, i pannolini e i seggiolini, essendo spariti, tornano automaticamente nella lista del 22%. Insomma, un altro bello scherzo per le famiglie che il governo Meloni dice di voler tutelare. A suon di tasse, forse.