L’Italia non cambia linea sull’Ucraina dopo l’elezione di Trump, Crosetto: “Sostegno a Kiev assicurato”
Due giorni fa il presidente americano uscente Joe Biden ha autorizzato l'Ucraina a utilizzare missili a lungo raggio ATACMS per colpire obiettivi militari russi nel territorio nemico, e ha dato l'ok anche alla fornitura di mine antiuomo a Kiev. La presidente del Consiglio Meloni ieri durante un punto stampa a Rio de Janeiro, a margine dei lavori del G20, ha ribadito che l'Italia "sarà al fianco" dell'Ucraina "finché ci sarà una guerra", e dunque il nostro Paese dovrebbe confermare l'invio di armi a Kiev con un nuovo dl entro fine anno.
Il deputato di Iv Davide Faraone ha presentato un'interrogazione al ministro della Difesa Guido Crosetto sulla posizione del governo riguardo all'impegno militare ed economico a sostegno dell’Ucraina, in considerazione di due elementi: la minaccia di escalation nucleare, legata sopratutto al decreto da poco approvato dal presidente russo, che aggiorna e amplia la dottrina nucleare della Russia, e permetterà a Mosca di usare armi nucleari come "estrema risorsa per proteggere la sovranità del Paese", in caso di minaccia di un attacco nucleare o con armi convenzionali; e i recenti sviluppi dello scenario internazionale, tra cui la nuova presidenza Trump, che come ha ricordato il deputato di Iv, si è mostrato "più fredda rispetto a quella attuale su questo conflitto".
Il ministro della Difesa Crosetto ha ripetuto che l'idea dell'esecutivo non è cambiata: "Dopo mille giorni di guerra scatenata, è giusto ribadirlo, dalla Federazione russa in sfregio di ogni regola del diritto internazionale, la situazione resta difficile", ha detto il ministro della Difesa nel corso del Question time alla Camera. "Nelle ultime settimane la Russia ha ulteriormente aumentato ritmo e intensità delle operazioni effettuando attacchi di inusitata violenza come quello del 18 novembre scorso", ha aggiunto Crosetto. "La posizione del Governo non è cambiata. Riteniamo necessario continuare a fornire sostegno all'Ucraina in coerenza con quanto fatto finora, al fine di ottenere come tutti auspichiamo, le condizioni per una pace giusta e duratura".
"Seguiamo con attenzione ogni nuovo sviluppo della situazione, in particolare la decisione del presidente Biden di consentire a Kiev l'uso di missili americani"ATACMS "per colpire la Russia all'interno dei suoi confini", ha aggiunto il ministro ed esponente di Fdi. "Questi missili, definiti ‘armi a lungo raggio', sono in realtà dei semplici missili tattici di portata entro i 300 km, quelli a lungo raggio arrivano a migliaia di km, e non è quello di cui stiamo parlando", ha spiegato.
"Va da sé che quello che stiamo vivendo è un frangente di particolare gravità che richiede un surplus di prudenza e attenzione – ha aggiunto -. Le nostre scelte non possono basarsi su ipotesi o promesse che possono fare altri soggetti, né possiamo farci influenzare da talune emotive dichiarazioni da cui rimaniamo comunque stupiti. Siamo e restiamo saldi all'interno dell'alleanza e delle organizzazioni internazionali che costituiscono il cardine dell'architettura di sicurezza e sono baluardo del nostro sistema di valori. La posizione dell'Italia non cambia, non viene modificata, rimane vincolata al caposaldo del diritto internazionale. In questo contesto si inquadra la cessione di materiale ed equipaggiamento militare all'Ucraina avvenuta finora e che aveva finalità di difendere la popolazione e le infrastrutture di Kiev attaccate dalla Russia. Un contributo molto importante in relazione alle nostre capacità, che aveva e continua ad avere lo scopo di costruire le condizioni per una pace giusta e difendere i cittadini".
Con il cambio alla Casa Bianca, con l'elezione di Donald Trump, l'Europa teme ora un disimpegno americano in Ucraina. Ma su questo punto Meloni ieri ha chiesto di attendere prima di giudicare la linea che il prossimo inquilino della Casa Bianca vorrà tenere: "Io credo che noi dobbiamo aspettare a vedere che cosa accade e credo che dobbiamo fare tutto il possibile per non divaricare il fronte occidentale. Questa è la sfida che noi dobbiamo porci e io credo che sia una sfida che possiamo raggiungere".