L’Italia in ritardo sul Piano per gli asili, la Corte dei Conti: “Così obiettivi Pnrr a rischio”
Potenziare gli asili nido e le scuole dell'infanzia: è quanto prevede il Piano nazionale di ripresa e resilienza, ma su questo l'Italia è in ritardo. E rischia così di non raggiungere gli obiettivi, fondamentali per l'erogazione delle risorse europee. È la Corte dei Conti a lanciare l'allarme sul "mancato rispetto dell'obiettivo intermedio nazionale relativo alla selezione degli interventi da ammettere a finanziamento", sottolineando "il rischio che il ritardo accumulatosi pregiudichi l'obiettivo intermedio europeo di aggiudicazione dei lavori, da raggiungersi entro il secondo trimestre 2023".
La Corte raccomanda quindi al governo di accelerare nella delibera sullo stato di avanzamento del Piano per gli asili, ricordando che le risorse stanziate ammontano a ben 4,6 miliardi di euro. Di questi, 700 milioni sono destinati a progetti già in essere. Altri 2,4 miliardi serviranno invece per la costruzioni di nuovi asili nido, 600 milioni per nuove scuole dell'infanzia e 900 milioni per coprire le spese di gestione.
Con queste misure si punta a creare 264.480 nuovi posti di lavoro pubblici. I magistrati, nella loro delibera, hanno però sottolineato come una delle cause di questo ritardo siano le spese di gestione e "l'inadeguata risposta degli enti locali all'avviso pubblico per l'aumento dei posti negli asili nido". Al ministero dell'Istruzione hanno quindi raccomandato "una razionalizzazione, nonché la gestione unitaria dei fondi, da trasferire agli enti locali medesimi, destinati ai servizi educativi per i bambini al di sotto dei tre anni, correlando le spese da sostenere con i nuovi posti previsti dal Piano".
"La conciliazione tra famiglia e lavoro, insieme con il sostegno alla natalità, sono obiettivi strategici che tutte le forze politiche hanno indicato come prioritari all'interno del Pnrr. È perciò particolarmente grave il ritardo, denunciato dalla Corte dei Conti, sul ‘Piano per asili nido, scuole dell'infanzia, servizi di educazione e cura per la prima infanzia', il cui obiettivo intermedio è scaduto il 31 marzo scorso, senza essere stato raggiunto", ha commentato la senatrice di Forza Italia, Licia Ronzulli.