L’Italia ha speso meno della metà dei soldi ricevuti per il Pnrr finora, Meloni chiede di accelerare
Finora l'Italia ha incassato circa 101 miliardi di euro dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, o Pnrr, il programma di fondi europei varato durante la pandemia che scade nel 2026. Tuttavia è riuscita a spendere 45,6 miliardi, meno della metà. Peraltro, quasi 14 di questi miliardi sono serviti per erogare i crediti del Superbonus 110% e gli altri bonus edilizi. Ora la promessa del governo Meloni è di accelerare: lo ha detto il ministro agli Affari europei Raffaele Fitto, che oggi ha tenuto una conferenza stampa per presentare la quarta relazione semestrale sull'andamento del Pnrr. Una relazione che, a sua volta, è arrivata in ritardo di quasi due mesi.
"Il dato complessivo sulla spesa è pari a 45,6 miliardi di euro, al 31 dicembre 2022 la spesa era pari a 24,4 miliardi di euro. Quindi, c'è un incremento rilevante", ha commentato il ministro. Solo nel 2023 si sono spesi circa 21 miliardi di euro. Ora ci dovrebbe essere "una ulteriore accelerazione". Il ministro ha spiegato che "i numeri in termini di spesa sono assolutamente sottodimensionati", perché "molti enti attuatori non hanno caricata una spesa di fatto già attuata". In più, con la revisione del Piano approvata dalla Commissione europea a novembre sono stati eliminati progetti non realizzabili, secondo Fitto, e questo permetterà di accelerare i tempi. Infine, si è passati dalla fase di progettazione alla "fase di realizzazione delle opere" in molti casi, e anche questo dovrebbe portare a spendere di più.
Ieri, peraltro, l'Italia ha incassato un parere positivo dalla Commissione europea: è il Paese che ha raggiunto il maggior numero di obiettivi, finora, nell'ambito del Pnrr. Si tratta, comunque, di risultati che vanno consolidati. Per il momento si aspetta che arrivi il via libera alla quinta rata del Piano, da 10,6 miliardi di euro, richiesta a dicembre: "Con l'approvazione delle richiesta di pagamento della quinta rata l'Italia avrà conseguito 113 miliardi di euro, pari a oltre il 58% dei 194,4 miliardi stanziati in sede europea per il Pnrr". L'obiettivo poi è di raggiungere nel 2024 la sesta e la settima rata.
Manca anche un nuovo decreto Pnrr, che al momento sarebbe bloccato dalla mancanza di fondi. "I tempi penso non saranno lunghi, stiamo lavorando bene", ha commentato Fitto. "È necessario fare bene, velocemente, ma non in fretta. Parliamo di un decreto che dovrà dare copertura a tutti e lavorare sull'attuazione del Piano dopo la revisione", che sta "coinvolgendo tutte le amministrazioni interessate e tutti gli enti attuatori".
Nella bozza della relazione semestrale c'è anche un intervento della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che fa un punto della situazione: "L'attuazione del Pnrr ci porterà nel 2024 a misurarci con il conseguimento dei 39 obiettivi e traguardi associati alla sesta rata, pari a 9,6 miliardi di euro, e dei 74 obiettivi e traguardi connessi alla settima rata, pari a 19,6 miliardi di euro". Adesso serve "un'accelerazione decisiva per l'incremento della spesa", ha detto Meloni.