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L’Italia ha sospeso da mesi i fondi a Unrwa, agenzia Onu a Gaza sospettata di legami con Hamas

Il governo italiano ha “sospeso finanziamenti a Unrwa dopo l’atroce attacco di Hamas contro Israele del 7 ottobre”. Lo ha fatto sapere il ministro degli Esteri Antonio Tajani. Altri Paesi hanno annunciato il ritiro dei fondi all’agenzia Onu nelle scorse ore, ma a quanto pare l’Italia non li eroga da ottobre.
A cura di Luca Pons
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"Il governo italiano ha sospeso finanziamenti all'Unrwa dopo l’atroce attacco di Hamas contro Israele del 7 ottobre. Paesi Alleati hanno recentemente preso stessa decisione. Siamo impegnati nell’assistenza umanitaria alla popolazione palestinese, tutelando la sicurezza di Israele". Con uno stringato messaggio sui social, il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha comunicato la posizione dell'Italia sul tema più caldo di queste ore: il sospetto che un'agenzia dell'Onu, o meglio alcuni suoi dipendenti, siano stati coinvolti negli attacchi contro Israele del 7 ottobre 2023.

La decisione del governo Meloni di sospendere questi fondi dunque è arrivata ben prima dello scandalo mediatico. Dal messaggio di Tajani risulta che l'Italia li avesse congelati fin dall'attacco di Hamas e mai sbloccati. Non sarebbe, quindi, un'iniziativa presa come reazione al sospetto di coinvolgimento dell'Unrwa negli attacchi. I fondi all'agenzia per i rifugiati sarebbero stati bloccati a ottobre, e poi non sarebbero più stati ripristinati nei mesi successivi.

Pochi giorni fa il Pd ha presentato un'interrogazione parlamentare proprio su questo tema, a prima firma del deputato Arturo Scotto. Nell'interrogazione si sottolinea che gli stanziamenti previsti dal ministero degli Esteri per dicembre 2023 "non prevedono alcun supporto a Unrwa", e che "7 milioni di euro stanziati in favore di Unrwa sulla programmazione 2022" risulterebbero "a tutt'oggi congelati". Contattato da Fanpage.it, Scotto ha confermato che al momento risulta ai parlamentari che questi fondi non siano mai stati erogati.

Tant'è che il ministro Tajani ha sottolineato: "Paesi Alleati hanno recentemente preso stessa decisione". In effetti, sono numerosi gli Stati che hanno annunciato la fine dei finanziamenti – almeno temporaneamente – per l'Unrwa, che ha 13mila dipendenti palestinesi nella Strisca di Gaza. Lo hanno fatto gli Stati Uniti, che contribuiscono con 343 milioni di euro all'anno. Hanno poi seguito Canada e Australia. La Commissione europea negli ultimi anni ha erogato circa 90 milioni di euro all'anno all'Unrwa: sono parte dei fondi finiti sotto esame immediatamente dopo l'attacco di Hamas.

Il sospetto è stato lanciato dalle autorità di Israele, che avrebbero fornito informazioni tali da dimostrare il coinvolgimento di dodici dipendenti dell'Unrwa nell'attacco del 7 ottobre. Il commissario generale dell'agenzia, Philippe Lazzarin, ha rescisso immediatamente i contratti di questi dipendenti e ha avviato un'indagine. Il Segretario generale dell'Onu si è detto "inorridito". Il ministero degli Esteri israeliano ha ringraziato i Paesi che hanno deciso di sospendere i finanzianenti e ha chiesto all'Onu di intervenire, definendo l'Unrwa un "braccio civile di Hamas a Gaza". Il segretario generale dell'Organizzazione per la liberazione della Palestina, Hussein al Sheikh, ha invece avvisato che tagliare i fondi "comporta un rischio politico e per gli aiuti", invitando gli Stati a cambiare idea.

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