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L’Italia ha ricevuto più soldi dall’Ue di quanti ne ha versati: l’impatto del Pnrr sui bilanci

È quanto emerge dall’ultimo report della Corte dei Conti: l’Italia ha versato 18,1 miliardi di euro di risorse proprie al bilancio dell’Unione europea, che viceversa ha stanziato per il nostro Paese ben 26,724 miliardi. Ecco l’impatto del Pnrr sui bilanci.
A cura di Annalisa Girardi
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Se storicamente l'Italia è stata un "contributore" dell'Unione europea, cioè ha versato nel bilancio comunitario più risorse di quante non ne abbia ricevute da Bruxelles, nel 2021 il rapporto si è invertito e il nostro è passato ad essere un Paese "percettore". È quanto emerge dall'ultimo report della Corte dei Conti, che sottolinea come questo sia dovuto ai fondi del Pnrr: l'Italia è infatti tra i principali beneficiari del Recovery Plan europeo e questo ha cambiato il rapporto finanziario tra Roma e Bruxelles.

Nel 2021, si legge nella relazione, l'Italia ha versato 18,1 miliardi di euro di risorse proprie al bilancio dell'Unione europea. Che, viceversa, ha stanziato per il nostro Paese ben 26,724 miliardi. Di questi, oltre 10 miliardi sono legati al Piano nazionale di ripresa e resilienza.

L'aumento è di circa il 129%: "Appare certamente emergere, rispetto ai dati finanziari, il tendenziale spostamento della posizione netta dell’Italia da soggetto principalmente contributore a percettore", si legge nel report della Corte dei Conti. E ancora: "L’assetto delle relazioni finanziarie tra Italia ed Unione europea, già modificato dalla risposta all’emergenza pandemica ed alla crisi economica, è influenzato anche da un contesto mondiale, ulteriormente turbato dalle recenti tensioni geopolitiche, dalla crisi energetica e da una progressiva revisione al ribasso delle stime di crescita per il prossimo anno".

Per quanto riguarda lo stato di salute dell'economia europea, la Corte afferma: "Le crescenti sfide cui l’Unione europea deve fare fronte si stanno sviluppando in una economia, in fase di ripresa dalla crisi finanziaria mondiale, tuttavia, con effetti ancora disomogenei". Infine, la lunga relazione si conclude sottolineando come i bilanci finanziari degli ultimi anni e i rapporti tra Stati membri e Ue siano influenzati dalla straordinarietà degli eventi che stiamo vivendo.

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