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L’Italia fuori dalla Via della Seta, Meloni al G20 incontra premier cinese: “Consolidiamo il dialogo”

“Forti entrambe di una storia millenaria, Italia e Cina condividono un Partenariato Strategico Globale che costituisce il faro per l’avanzamento dell’amicizia e della collaborazione tra le due Nazioni”: è quanto affermato da Palazzo Chigi dopo l’incontro tra Giorgia Meloni e il premier cinese Li Qiang.
A cura di Annalisa Girardi
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Sul fatto che l'Italia uscirà dalla Via della Seta ormai non ci sono più molti dubbi. La decisione è sostanzialmente stata presa, anche se entro dicembre servirà un passaggio parlamentare per non far scattare il rinnovo automatico, e ora si lavora perché non ci siano troppe ripercussioni a livello diplomatico, nei rapporti tra i due Paesi. È esattamente questo il senso dell'incontro tra Giorgia Meloni e il premier cinese Li Qiang a margine dei lavori del G20.

"Prima occasione di contatto diretto tra i due Capi di Governo, il colloquio ha confermato la comune intenzione di consolidare e approfondire il dialogo tra Roma e Pechino sulle principali questioni bilaterali e internazionali", ha fatto sapere in una nota Palazzo Chigi.

Per poi aggiungere: "Forti entrambe di una storia millenaria, Italia e Cina condividono un Partenariato Strategico Globale di cui il prossimo anno ricorrerà il ventesimo anniversario e che costituirà il faro per l’avanzamento dell’amicizia e della collaborazione tra le due Nazioni in ogni settore di comune interesse".

Le preoccupazioni di Pechino

Da parte di Pechino non mancano le preoccupazioni, soprattutto sul fatto che la scelta italiana possa essere condizionata dalle pressioni statunitensi. Meloni, però, avrebbe rassicurato l'omologo cinese spiegando che la decisione di Roma sia dovuta dai numeri dell'interscambio, non dai suggerimenti di altri partner.

Non è ancora chiaro se la presidente del Consiglio si troverà a Pechino per il decennale della Belt & Road Initiative. Per ora la certezza rimane solo sul 2024, quando verrà appunto celebrato il ventennale del partenariato strategico tra i due Paesi. Insomma, la ricetta adottata dall'Italia per quanto riguarda i rapporti con la Cina è chiara: da un lato abbandonare la Via della Seta, ma dall'altro rilanciare i rapporti con il Dragone su più livelli, in modo da non incrinare le relazioni con Pechino.

Durante il bilaterale tra Meloni e Qiang, si sarebbe anche parlato di come rafforzare la cooperazione nell'ambito del G20 e delle relazioni commerciali globali. Proprio sul fronte dello sviluppo economico, del resto, buona parte del G20 – a partire dal Paese ospitante, l'India – vuole concentrare i lavori.

Meloni: "Sono ottimista sulle nostre relazioni"

Parlando in conferenza stampa al termine del vertice Meloni ha rassicurato: "Sono stata molto contenta del clima di questo incontro. Si è parlato di Via della Seta, ma non solo. Noi abbiamo un partenariato strategico con la Cina: quindi abbiamo parlato di Belt & Road Initiative, ma non è l'unico elemento che ricostruisce il nostro rapporto. Come hanno dimostrate le altre nazioni europee, che in questi anni non hanno fatto parte della Via della Seta, ma hanno spesso ottenuto risultati più vantaggiosi. Non c'è ancora una data, ma spero di recarmi il prima possibile in Cina. Ma credo abbia più senso farlo quando avremo più elementi sulla nostra cooperazione bilaterale".

E ancora: "Sono ottimista sulle nostre relazioni, entrambi sappiamo quanto queste sono importanti. Il pragmatismo ha sempre la meglio, confido che anche stavolta le cose vadano così. In Europa eravamo gli unici a fare parte della Via della Seta, ma spesso gli altri riuscivano ad avere rapporti bilaterali migliori, a livello di commercio e investimenti".

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