L’Italia è uscita dalla Via della Seta cinese: inviata a Pechino la nota di disdetta dell’accordo
L'Italia è fuori dalla Via della Seta. Dopo mesi di trattative, rassicurazioni e discussioni Roma ha messo nero su bianco la sua fuoriuscita dalla Belt & Road Initiative cinese e ha consegnato la nota a Pechino. Lo riporta il Corriere della Sera, sottolineando che la comunicazione sia avvenuta alcuni giorni fa in forma privata, come concordato con le autorità cinesi. Insomma, dopo quattro anni è arrivata la formale disdetta dell'accordo, stretto da Giuseppe Conte nel 2019: l'Italia non sarà più parte del progetto di investimenti di Xi Jinping.
Già quest'estate il governo italiano aveva annunciato di volersi ritirare dalla cosiddetta Nuova Via della Seta, pur assicurando che questo non avrebbe rovinato in alcun modo i rapporti con Pechino. "Noi abbiamo un partenariato strategico con la Cina", aveva detto Giorgia Meloni dopo il bilaterale avuto con il premier cinese Li Qiang a margine dei lavori del G20 di Nuova Delhi. Per poi aggiungere: "La Belt & Road Initiative, non è l'unico elemento che ricostruisce il nostro rapporto. Come hanno dimostrate le altre nazioni europee, che in questi anni non hanno fatto parte della Via della Seta, ma hanno spesso ottenuto risultati più vantaggiosi. Non c'è ancora una data, ma spero di recarmi il prima possibile in Cina. Ma credo abbia più senso farlo quando avremo più elementi sulla nostra cooperazione bilaterale".
L'Italia era l'unico Paese del G7 ad aver aderito al progetto. Nella sua nota verbale, sempre secondo quanto riporta il Corriere della Sera, l'Italia si sarebbe comunque impegnata a rilanciare il più possibile il partenariato strategico tra i due Paesi, di cui il prossimo anno ricorrerà anche il ventesimo anniversario. La strategia del governo è chiara: uscire dalla Via della Seta – un addio di cui si rallegreranno sicuramente i partner occidentali, in primis gli Stati Uniti, ma puntare allo stesso tempo sul rafforzamento della cooperazione con Pechine, senza incrinare in alcun modo le relazioni del nostro Paese con il Dragone.