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L’Italia è tra gli ultimi Paesi d’Europa per il rispetto dei diritti delle persone Lgbt

L’Italia è in fondo a una nuova classifica elaborata dall’associazione Ilga-Europe: nella mappa arcobaleno, che misura il rispetto per i diritti delle persone Lgbt, persino l’Ungheria di Orban ha un punteggio migliore.
A cura di Tommaso Coluzzi
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La nuova mappa arcobaleno, elaborata dall'associazione Ilga-Europe (International Lesbian and Gay Association), parla chiaro: l'Italia è in fondo alla classifica europea per rispetto dei diritti delle persone Lgbt. Non che fosse così difficile immaginarlo, viste le battaglie degli ultimi anni – cadute sostanzialmente nel vuoto, come ad esempio la storia del disegno di legge Zan contro l'omotransfobia insegna – e soprattutto dopo quanto accaduto da marzo in poi, con il governo che ha deciso di dare una stretta ai diritti delle famiglie arcobaleno negando il riconoscimento dei figli delle coppie omogenitoriali.

La mappa di Ilga-Europe – consultabile qui – tiene però conto anche di molto altro: il punteggio viene espresso in un voto percentuale che va da 0% a 100%, in base a quanto vengono rispettati i diritti delle persone Lgbt. Le voci di valutazione sono moltissime – quasi un centinaio – accorpate in sette macrocategorie: famiglia, equità e non discriminazione, asilo, spazio nella società civile, cura dei percorsi di transizione, riconoscimento legale del genere, crimini d'odio e linguaggio d'odio.

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Nella mappa, i Paesi con un punteggio più alto sono tendenti al verde, quelli con un valore più basso al rosso. L'Italia ha un indice molto basso, paragonabile ai Paesi dell'Est Europa. Per trovarci bisogna scorrere la classifica europea fino ad arrivare alla 34esima posizione su 49 (parliamo dell'Europa geografica). Se restringiamo il campo all'Unione europea va ancora peggio: l'Italia è 22esima su 27 in Ue. Ecco la classifica completa:

La classifica dei Paesi europei per rispetto dei diritti delle persone Lgbt
La classifica dei Paesi europei per rispetto dei diritti delle persone Lgbt

Sul podio ci sono Malta, Belgio e Danimarca. Ma va anche detto che, in generale, gli altri grandi Paesi dell'Europa centrale con cui spesso l'Italia viene confrontata da molti punti di vista – economico, storico, industriale – hanno un indice, nel rispetto dei diritti delle persone Lgbt, che vale almeno il doppio. L'Italia si ferma al 24,76%. Per capirci, lasciando perdere il Nord Europa, che sembra impossibile da raggiungere da questo punto di vista: la Spagna ha un indice del 74,10%, la Francia del 63,30%, la Germania del 54,94%, il Regno Unito del 53,39%. Peggio dell'Italia fanno solo una manciata di Paesi, come Polonia, Bulgaria e Romania. Persino l'Ungheria di Orban, con il 29,58%, ha una valutazione migliore.

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