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Conflitto Israele-Palestina e in Medio Oriente

L’Iran ha attaccato Israele, Meloni convoca G7: “Forte preoccupazione per destabilizzazione Medio Oriente”

Dopo l’attacco dell’Iran contro Israele è stata convocata dalla presidenza italiana del G7 per il primo pomeriggio di oggi una riunione in videoconferenza dei leader del G7. Per il presidente Usa Joe Biden la riunione sarà l’occasione “per coordinare una risposta diplomatica unitaria alla sfacciato attacco dell’Iran”.
A cura di Annalisa Cangemi
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L'Iran ha reagito all'attacco subito lo scorso 1 aprile, quando un raid missilistico si è abbattuto sulla sezione consolare dell'ambasciata iraniana a Damasco: nella notte centinaia di droni kamikaze e di missili cruise sono stati lanciati contro il territorio di Israele, che è riuscito a respingere il 99% degli attacchi. Le Guardie rivoluzionarie hanno comunicato che l'attacco di ieri è avvenuto "in risposta ai numerosi crimini del malvagio regime sionista, tra cui l'attacco al consolato e l'uccisione di forze militari iraniane".

È la prima volta che l'Iran lancia un attacco diretto al territorio israeliano, e ora si teme il rischio escalation nell'area. Anche se la rappresentanza di Teheran presso le Nazioni Unite a New York, in un messaggio diffuso sui social, ha fatto sapere che dopo il lancio di droni e missili della notte "La questione può dirsi chiusa" a meno che, dopo il bombardamento del consolato dell'Iran nella capitale siriana Damasco, Israele "non commetta un altro errore".

"Condotta sulla base dell'articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite relativo alla legittima difesa, l'azione militare dell'Iran è stata una risposta all'aggressione del regime sionista contro le nostre sedi diplomatiche a Damasco" si legge nel testo. "La questione può dirsi conclusa; tuttavia, se il regime israeliano dovesse commettere un altro errore, la risposta dell'Iran sarebbe notevolmente più severa". La rappresentanza di Teheran all'Onu ha aggiunto: "È un conflitto tra l'Iran e il regime canaglia israeliano, dal quale gli Stati Uniti devono stare lontani". Per il momento "Nessuna decisione" è stata presa su una riposta israeliana all'attacco dell'Iran, ha detto una fonte ufficiale al Times of Israel. Una eventuale riposta – ha aggiunto la stessa fonte – "sarà discussa nel Gabinetto di guerra previsto per le 15.00" (ore 14 in Italia).

Il Presidente americano Joe Biden ha reso noto, in una dichiarazione diffusa dalla Casa Bianca, che oggi ci sarà una riunione dei leader del G7 "per coordinare una risposta diplomatica unitaria alla sfacciato attacco dell'Iran". Gli Usa si impegneranno anche con i Paesi della regione e "rimarremo a stretto contatto con i leader israeliani", si precisa. "Non ci sono stati attacchi contro le nostre forze o i nostri siti ma rimarremo all'erta per ogni minaccia e non esiteremo ad adottare tutte le azioni necessarie per proteggere i nostri", ha affermato inoltre.

La presidente del Consiglio Meloni ha subito convocato il G7: "La Presidenza italiana del G7 ha convocato per il primo pomeriggio di oggi una videoconferenza a livello leader, per discutere dell'attacco iraniano contro Israele", si legge in una nota di Palazzo Chigi.

Poco fa con una nota la premier Meloni ha ribadito la condanna del governo "agli attacchi iraniani contro Israele. La presidenza italiana del G7 ha organizzato per il primo pomeriggio di oggi una conferenza in collegamento a livello dei leader. Esprimiamo forte preoccupazione per una destabilizzazione ulteriore della regione e continuiamo a lavorare per evitarla", si legge in un messaggio su X.

"Come prima cosa mobiliteremo i Paesi del G7 di cui abbiamo la presidenza di turno – aveva detto nelle scorse ore il ministro degli Esteri Antonio Tajani al Corriere della Sera – Non possiamo rinunciare all'azione politica che deve viaggiare in parallelo con la valutazione della intensità dell'azione militare iraniana e dei danni prodotti. Il primo obiettivo è gettare acqua sul fuoco. Il pensiero va in primo luogo alla Striscia di Gaza ma anche al Libano dove abbiamo 1.100 militari, al confine fra Israele e aree in cui è presente Hezbollah: agiamo in ogni modo per la loro sicurezza e dall'Iran abbiamo ricevuto garanzie che non ci saranno ripercussioni. Non vogliamo una spirale che la politica potrebbe non riuscire più a controllare".

"Il fatto che l'Iran abbia parlato di questione conclusa è un fatto positivo. L'attacco è stato bloccato dall'aviazione israeliana con il sostegno degli Alleati. È stato colpito solo un aeroporto militare nel deserto senza gravi danni", ha detto questa mattina il titolare della Farnesina a Rtl 102.5. "Ovviamente si tratta di un atto da condannare assolutamente – ha aggiunto – ora tutti devono usare prudenza. Noi come governo italiano facciamo tutto il possibile per una de-escalation della situazione".

"Stiamo seguendo con grande attenzione tutti i nostri connazionali che sono nell'area, a cominciare dai 1100 militari italiani dell'Unifil. Ho parlato poco fa con l'ambasciatrice a Teheran e con l'ambasciatore a Tel Aviv. Tutti gli italiani sono seguiti", ha spiegato ancora Yajani in collegamento telefonico con Agorà su Rai 3. "Per prudenza la scuola italiana di Teheran ha sospeso le lezioni in presenza per la giornata di oggi. Tutti i 450 italiani che vivono in Iran studenti sono stati avvisati. Non abbiamo segnali di preoccupazione", ha aggiunto l'esponente del governo.

La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha condannato "fermamente l'attacco palese e ingiustificabile" dell'Iran contro Israele, e ha invitato Teheran "e i suoi delegati a cessare immediatamente questi attacchi". Tutti gli attori "devono ora astenersi da un'ulteriore escalation e lavorare per ripristinare la stabilità nella regione", ha dichiarato su X.

"Gli attacchi senza precedenti di droni e missili da parte dell'Iran contro Israele rappresentano una grave escalation. Rischia di innescare ulteriore caos in tutto il Medio Oriente. L'UE condanna l'attacco nei termini più forti possibili e continuerà a lavorare per allentare la tensione e impedire che la situazione si trasformi in ulteriori spargimenti di sangue", ha scritto la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, sempre su X.

Secondo il ministro degli Esteri francese Stéphane Séjourné, con l'attacco effettuato contro Israele l'Iran "compie un nuovo passo nelle sue azioni destabilizzanti" e corre il rischio di provocare un'escalation militare. La Francia ribadisce "l'importanza attribuita alla sicurezza di Israele e gli assicura la sua solidarietà", ha aggiunto in una nota. Venerdì il ministro aveva raccomandato ai francesi "di astenersi assolutamente dal viaggiare nei prossimi giorni in Iran, Libano, Israele e nei territori palestinesi".

Anche la Germania ha condannato fermamente l'attacco, per bocca della ministra degli Esteri tedesca, Annalena Baerbock: "Questo attacco – ha avvertito – ha il potenziale di far precipitare un'intera regione nel caos".

"L'Iran e i suoi proxy devono fermare tutto questo immediatamente. Tutta la nostra solidarietà va in queste ore a Israele", ha aggiunto la ministra in un messaggio su X.

Il deputato di +Europa Benedetto Della Vedova ha chiesto al governo di riferire in Parlamento: "Il massiccio e inaudito attacco aereo contro Israele da parte dell'Iran compiuto questa notte non può essere considerato una rappresaglia sproporzionata agli attacchi mirati da parte israeliana ai generali che pianificavano interventi contro Tel Aviv. Si tratta di una aggressione ingiustificabile che avrebbe colpito i civili, se non fosse stata neutralizzata dalle difese aeree israeliane con l'aiuto di quelle statunitensi. L'Iran, come Hamas, Hezbollah, gli Houthi e altre organizzazioni terroristiche non hanno mai rinunciato ai loro propositi di cancellazione di Israele dalle mappe geografiche del Medio oriente. Bene ha fatto Biden a invitare Netanyahu alla calma e a chiedere una riunione urgente del G7 che Meloni ha convocato. Ci aspettiamo dal primo ministro una dura condanna dell'aggressione e chiediamo al ministro Tajani e al ministro Crosetto una immediata presenza in Parlamento per riferire sulla situazione e sui loro colloqui, anche in considerazione della presenza di militari italiani in aree critiche come il confine tra Israele e Libano".

"L’attacco iraniano a Israele va condannato con forza – ha commentato in una nota la segretaria del Pd Elly Schlein – L’impegno della comunità internazionale dev’essere tutto teso a evitare l’escalation, far cessare il fuoco e a costruire la pace in Medio Oriente. Su questo ho già sentito la Presidente del Consiglio per esprimere tutta la nostra preoccupazione e offrire collaborazione nell’interesse dell’Italia".

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