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L’interrogatorio di Nicole Minetti: il verbale delle sue risposte davanti ai Pm

Questa mattina Il Fatto Quotidiano ha pubblicato il verbale dell’interrogatorio di Nicole Minetti del 30 gennaio.
A cura di Nadia Vitali
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Questa mattina il giornale Il Fatto Quotidiano, ha pubblicato il verbale dell'interrogatorio di Nicole Minetti davanti ai giudici Ilda Boccassini e Antonio Sangermano in relazione all'ormai famigerato caso Ruby, interrogatorio che ha avuto luogo il 30 gennaio scorso.

In verità, con pochi dettagli che destano particolare sorpresa: molte sono state, infatti,  le domande rispetto alle quali il consigliere regionale della Lombardia, si è avvalsa della facoltà di non rispondere. Tuttavia ha esordito rettificando alcune sue dichiarazioni presenti nelle interviste rilasciate a Vanity Fair e Il Giornale , nelle quali sosteneva di non aver avuto rapporti sessuali con il Premier Silvio Berlsuconi: "non ho riferito la verità nella parte della risposta in cui ho detto che non facevo sesso col Presidente. Avevo frainteso la domanda del giornalista, nel senso che pensavo che lui mi chiedesse se avessi fatto sesso col Presidente del Consiglio nel corso delle serate a cui faceva riferimento l’invito a comparire, sia quello che ho ricevuto io, sia quello che è stato notificato a Silvio Berlusconi. Invece io ho avuto una relazione col Presidente del Consiglio e quindi ho avuto anche rapporti sessuali”. Ha inoltre puntualizzato, a proposito delle medesime interviste, di aver conosciuto il Premier ad uno stand di Publitalia a fine 2008, diversamente da quanto già dichiarato, ovvero a fine 2009 nell'Ospedale San Raffaele.

Per il resto, il verbale si articola in una serie di risposte poco convincenti e di domande eluse. Poco convincente,ad esempio, quando le si chiede come mai fu lei ad essere contattata da Michelle, coinquilina di Ruby, per andare a prelevare la giovane minorenne in Questura: Nicole Minetti ha sempre affermato di non conoscere Michelle e di aver visto Ruby, in tutto, cinque o sei volte.

"Io non sono stata a indagare le ragioni per le quali in quel momento Michelle pensò di telefonare a me, probabilmente, siccome sapeva che io avevo conosciuto El Mahroug Karima proprio a casa del Presidente Berlusconi, pensò di chiamare me."

Poco più sotto, per giunta, sostiene che la stessa Michelle le aveva già detto di aver chiamato il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, il quale aveva suggerito di chiamare la ex igienista dentale: si spiegano così le chiamate della Minetti alla ricerca del Premier (prima ad Arcore, poi alla sede romana del Pdl), dal quale voleva conferme in merito alla chiamata ricevuta.

"Berlusconi mi disse “Vai perché sei una persona per bene, sei incensurata, ti presenti bene”, non so se aggiunse anche che ero un consigliere regionale e quindi sarei stata più affidabile come persona".

Dall'interrogatorio emergerebbe anche che Nicole Minetti avrebbe scoperto che Karima era minorenne solo in quell'occasione e che il Premier, che avrebbe sentito diverse volte nel corso della notte, sembrava essere davvero molto preoccupato, dal momento che Ruby era una ragazza "problematica": "La Rubi è una persona molto estroversa e loquace, ci aveva raccontato di essere figlia di una cantante lirica egiziana e di avere vissuto varie vicissitudini con la propria famiglia di origine, mostrando anche delle cicatrici sul braccio e sulla testa, a suo dire derivanti da lancio di olio bollente che le avrebbe fatto il padre. Ricordo che la Rubi precisò che questa rabbia espressa dal genitore era dovuta al fatto che lei voleva cambiare religione".

E riguardo ai suoi rapporti con Ruby, specifica di averla vista poche volte ad Arcore prima di quella volta e di averla sentita qualche volta dopo: dichiarazione che non concorda con quanto emerge dai tabulati telefonici, secondo i quali 122 sarebbero stati i contatti tra il 23 febbraio 2010 e il 25 giugno 2010. A questa osservazione, ancora una spiegazione vaga: telefonate ed sms si, frequentazione no.

Tuttavia, le risposte che potrebbero dare un quadro d'insieme di questa losca e pruriginosa vicenda, non vengono date: come mai lei risulti locatrice di una serie di appartamenti in via dell'Olgettina, perché Iris Berardi che non ha soldi per mangiare chieda aiuto a lei, quali siano le "idee" venute in mente ad Aris Espinosa per non restare più "a terra" e che tipo di "benzina" sia quella di cui ha disperatamente bisogno, chi sia il "lui" grazie al quale, sempre la Espinosa, spera di trovare lavoro: alcun dettaglio dato da Nicole Minetti chiarisce.

"Le chiedo la spiegazione di un ulteriore SMS […] del 21/10/10 ore 13.01, Aris Espinosa le manda un messaggio: “Amo scusami, ma sei il nostro punto di riferimento. Dovrei andare dal dentista che mi è partito un dente e la Mery mi ha detto di parlare con te”. […] ore 13.04, è lei che manda un messaggio ad Aris Espinosa: “Non ti preoccupare, ma dimmi cosa ti è successo”. […] 21/10/10 ore 15.25, è una telefonata tra lei e Marystelle: Nicole dice a Marystelle di aver sentito lui al quale ha riferito delle visite dentistiche di Aris e Marystelle, lui ha detto che andava bene e che ci avrebbe pensato lui. Può spiegare questa serie di messaggi, per quale motivo si rivolgono a lei anche per spese dentistiche, quando fate riferimento a “lui”, fate riferimento al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi che avrebbe provveduto al pagamento di eventuali fatture mediche?"

"Nel corso di una lunga telefonata tra lei e Clotilde Strada […] a un certo punto Clotilde dice: “Perché adesso io non so come sia questa nuova però Giancarlo mi ha detto che è presissimo da questa qua, non so chi sia”, Nicole: “E una montenegrina”. Clotilde: “Poi alla fine anche gli uomini sono strani”. Nicole: “Si va be’ ma è una scappata di casa”. Nicole: “lo l’ho vista è una zingara, cioé hai presente una zingara?”. Clotilde: “Appunto è  il suo tipo. No, non è il suo tipo?”. Le chiedo chi è Giancarlo e chi è questa persona montenegrina di cui dal contesto della telefonata si capisce che se ne sarebbe invaghito il Presidente del Consiglio?"

Per entrambe le domande, Nicole Minetti si avvale della facoltà di non rispondere. Mentre affermazioni come "parare il culo" al Presidente e il "un'altra con tutto quello che ho passato lo avrebbe già ricattato", vengono semplicemente ricondotte all'ira del momento.

Infine, riguardo alla cocaina trovata in possesso del fidanzato di Marystelle Polanco, residente anch'essa a via dell'Olgettina, nell'auto della stessa Nicole Minetti, questa si dice, ancora una volta, all'oscuro di tutto: ingenuamente aveva prestato la sua auto ad un'amica, ingenuamente Marystelle Polanco frequentava un pusher, ingenuamente il Premier invitava a casa sua la donna di un grosso spacciatore.

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