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L’Inps sblocca più di 4300 assunzioni nel 2023: i profili e la graduatoria del concorso

Nel 2023 l’Inps assumerà migliaia di giovani laureati grazie all’ampliamento della graduatoria già approvata: l’istituto apre allo smart working e al lavoro da remoto per venire incontro alle nuove generazioni e non perdere talenti.
A cura di Tommaso Coluzzi
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L'Inps assume e si rinnova, con l'ingresso di migliaia di giovani laureati. Negli ultimi giorni è circolata una dichiarazione del presidente Tridico, che faceva riferimento a 4.300 nuove risorse da assumere durante l'anno. Non era però molto chiaro a cosa facesse riferimento, a quali graduatorie e a quali concorsi. Secondo quanto spiegato da fonti dell'Inps a Fanpage.it, si tratta del concorso che si è tenuto a luglio 2022, che prevedeva l'ingresso di 1.858 persone nell'ente previdenziale. All'epoca le domande erano state 67mila, con 11mila selezionati per gli orali. Le graduatorie sono poi state approvate a gennaio 2023, e la notizia della settimana – riportata appunto da Tridico – è che il Consiglio di amministrazione di Inps ha deciso di allargare gli ingressi fino a 4.300 persone.

Come funziona la graduatoria del concorso Inps per 4300 assunzioni

Il principio sarà quello dello scorrimento in graduatoria di coloro che sono risultati idonei al concorso di luglio 2022. Ma non solo: ci saranno 700 nuove assunzioni oltre alle 4.300 previste da questo concorso, sempre durante l'anno. Si arriverà così a 5.000 ingressi nel 2023. Il profilo dei nuovi assunti è coerente con l'operazione di rinnovamento portata avanti dall'ente previdenziale: età media intorno ai trent'anni, giovani con la laurea magistrale.

Ci sono poi una serie di novità: i nuovi assunti saranno impiegati secondo pratiche più moderne, come lo smart working e la “sussidiarietà” dell’organizzazione del lavoro diffusa su tutto il territorio nazionale. Verranno creati anche dei “poli di prodotti” in alcune aree d'Italia, in modo da venire incontro alle esigenze dei dipendenti di lavorare nella zona di residenza. Questo, secondo quanto spiegano dall'Inps, per essere in linea con le aspettative di contesto lavorativo delle nuove generazioni e per non perdere talenti che, al contrario, potrebbero andare dispersi.

Tutto ciò però – specificano dall'istituto – riguarda solamente l'area di backoffice e lavoro digitale. Lo sportello resta il punto centrale, il presidio fisico della sede Inps territoriale verrà migliorato nel tempo, insieme agli investimenti che verranno fatti in campo tecnologico.

Quanti lavoratori deve assumere l'Inps entro il 2023

Il fabbisogno dell'Inps è di 5.338 unità entro l'anno, che così facendo verrebbe coperto quasi del tutto, anche grazie a cento unità assorbite dall'Inpgi (la cassa dei giornalisti assorbita in buona parte la scorsa estate). La necessità di personale è il risultato di una serie di fattori: i pensionamenti, le assunzioni autorizzate e le risorse economiche aggiuntive che l'istituto ha ricevuto per l'aumento di prestazioni che gli sono state affidate negli ultimi anni. Parliamo ad esempio dell'assegno unico universale, che è in gestione all'Inps, ma anche dei numerosi bonus ideati dagli ultimi governi. Il 2022, invece, si era concluso con l'assunzione di 382 medici e 65 primari, 372 informatici, 24 avvocati, 35 architetti e periti tecnici. Oltre a 3.014 lavoratori del call center internalizzati e stabilizzati in Inps servizi e a 2.000 medici convenzionati anch'essi stabilizzati.

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