L’inflazione è scesa ai minimi da tre anni: cosa dicono i dati Ocse sui prezzi di energia e alimenti
L'inflazione nei mesi scorsi ha toccato minimi che non si vedevano ormai da tre anni. È l'Ocse – l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico – a certificarlo, mettendo nero su bianco i dati di giugno 2024: l'inflazione tendenziale nei Paesi dell'Ocse è scesa (dal 5,9% del mese precedente) al 5,6%, il livello più basso da ottobre 2021. Questo almeno per quanto riguarda la media registrata nei Paesi Ocse: c'è poi il caso eccezionale della Turchia, dove l'inflazione è ancora superiore al 70%. In Colombia e Islanda si registrano ancora valori al di sopra della media, oltre il 5%. Se non si considera la Turchia, la media a giugno cala fino al 2,9%, contro il 3,1% di maggio.
Pubblicando l'ultimo aggiornamento sull'inflazione l'Ocse ha ribadito che quello di giugno è "il livello più basso dall’ottobre 2021, sebbene un tasso simile sia già stato registrato più volte dall’inizio del 2024, al 5,7%". Per poi specificare che l'inflazione complessiva è scesa in 24 dei 38 Paesi Ocse.
Se consideriamo solo i Paesi del G7, il valore medio di inflazione registrato a giugno 2024 scende ulteriormente al 2,7% (dal 2,9% di maggio) raggiungendo un minimo che non si toccava da marzo 2021. Negli Stati Uniti, in Canada e in Germania il tasso di inflazione è sceso di o,2 punti percentuali e in generale, negli altri big globali, è rimasto stabile. I prezzi dell'energia sono scesi notevolmente nel Regno Unito e in Italia, mentre per quanto riguarda i prezzi alimentari si sottolinea come il livello dell'inflazione sia rimasto sotto il 2% per il quarto mese consecutivo.
Considerando invece i Paesi del G20, l'inflazione è scesa dal 7,3% di maggio al 7% di giugno: l'inflazione complessiva è calata in Argentina – dove rimane però oltre il 270% – mentre è aumentata in Brasile e rimasta stabile in Cina, Arabia Saudita e Sudafrica.
Guardando invece all'Eurozona, a giugno l'inflazione era stabile al 2,5%: è da ottobre dell'anno scorso che il livello si aggira tra il 2,4% e il 2,9%. Stabili anche i prezzi dell'energia e dei generi alimentari, tra cui si è registrato un leggero calo generale. Secondo le prime stime di Eurostat, anche a luglio il tasso di inflazione è rimasto stabile al 2,6% tra i Paesi dell'area Euro, con un leggero aumento per quanto riguarda il settore energetico.