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Elezione del Presidente della Repubblica 2022

L’incognita degli assenti per Covid nell’elezione del presidente della Repubblica

Si terrà il prossimo 24 gennaio la prima votazione per l’elezione del presidente della Repubblica. Oltre all’accordo tra i partiti, che ancora manca, sulla partita del Quirinale pesa anche l’incognita degli assenti per contagio o per contatto con positivo.
A cura di Annalisa Girardi
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Il presidente della Camera, Roberto Fico, ha convocato per il prossimo 24 gennaio la prima votazione per l'elezione del presidente della Repubblica. Tra i partiti, però, manca ancora un'intesa comune sui papabili candidati: i numeri sono in bilico e la partita del Quirinale potrebbe essere un terremoto all'interno della maggioranza. Senza contare l'incognita Covid: con diversi parlamentari assenti nel giorno della votazione per positività o per quarantena dopo un contatto, l'esito delle votazioni rischia ancor più di essere imprevedibile.

Al momento gli assenti non sarebbero molti: 15 i positivi a Montecitorio (più altrettanti in quarantena) e appena sei a Palazzo Madama. Ma le cose potrebbero cambiare nei prossimi giorni. Con i contagi che continuano a crescere esponenzialmente nel nostro Paese, potrebbero verosimilmente crescere anche gli assenti in Parlamento.

Il virus non sta influenzando solo in tel senso le votazioni per l'elezione del prossimo capo dello Stato, ma anche per quanto riguarda le stesse modalità del voto. Considerando che parteciperanno alla votazione oltre mille Grandi Elettori, infatti, è importante prevedere degli efficaci protocolli anti contagio. Quindi il distanziamento in Aula, con il riallestimento in Transatlantico delle postazioni destinate al voto per i parlamentari.

La prossima settimana, ad ogni modo, è prevista una nuova riunione dei Questori della Camera, che dovrebbero valutare l'introduzione di ulteriori misure anti contagio per evitare che il virus si diffonda a macchia d'olio durante l'elezione del nuovo presidente della Repubblica. Si discuterà quindi della possibilità di richiedere un tampone all'ingresso ad ognuno dei 1.008 Grandi Elettori chiamati al voto. Al momento è prevista una sola votazione al giorno (che comunque potrebbe richiedere anche cinque ore) con ingressi e uscite dall'Aula scaglionati per evitare il rischio assembramenti. Sono poi previste sanificazioni frequenti dell'emiciclo che potrebbero allungare ulteriormente i tempi.

Se i contagi tra i parlamentari dovessero aumentare nei prossimi giorni in modo preoccupante, però, si solleverebbe un altro problema. Cioè quello di garantire il diritto di voto a Grandi Elettori a cui spetta questo compito, ma sono impossibilitati a svolgerlo. Si era parlato nei giorni scorsi della possibilità di prevedere il voto da remoto, ma al momento non sembrerebbe essere percorribile.

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