Limite pagamento contanti, dal primo gennaio è scattato il nuovo tetto dei mille euro
Niente contanti dai mille euro in su. Dal primo gennaio 2022 è scattato un nuovo limite per i pagamenti con il contante: lo scorso anno il tetto era fissato a duemila euro, mentre da pochi giorni è entrato in vigore il nuovo massimale: 999 euro, non oltre. Perciò se si intende effettuare un pagamento superiore a quella soglia bisogna utilizzare un altro strumento: carta, assegno, bonifico. Insomma, non contanti. L'obiettivo è semplice: rendere le transazioni economiche più tracciabili abbassando gradualmente il tetto massimo dell'unico strumento che non lascia – appunto – una tracciabilità nei pagamenti.
La novità entrata in vigore pochi giorni fa, però, non è certo una sorpresa. Era prevista da tempo ed è stata confermata dal ministero dell'Economia già qualche mese fa. Il limite, tra l'altro, viene applicato per qualsiasi tipo di pagamento, cioè ogni passaggio di denaro contante tra persone fisiche o giuridiche. Perciò non parliamo solo di un acquisto particolarmente oneroso in negozio, ma anche una prestazione di un professionista, una donazione, un prestito di denaro a un parente. In ogni caso bisognerà garantire la tracciabilità dai mille euro in su, pena una sanzione salatissima a partire proprio dai mille euro per chi pagando vìola la regola, mentre per chi riceve il denaro le multe partono da tre volte tanto. In ogni caso possono arrivare a toccare i 50mila euro.
Ma attenzione, per i prelievi e versamenti in banca non cambia assolutamente nulla. Non si tratta, infatti, di un trasferimento di denaro tra due persone diverse ma solamente di spostamenti che riguardano lo stesso soggetto. Perciò si potrà tranquillamente prelevare più di mille euro in banca, ma non sarà possibile spenderli tutti insieme effettuando un unico pagamento. Vietati, ovviamente, anche i pagamenti frazionati per aggirare la norma.