video suggerito
video suggerito
Guerra in Ucraina

Liliana Segre con l’Ucraina: “La resistenza va sostenuta, cantare ‘Bella ciao’ fa pensare a loro”

La senatrice a vita si schiera con la resistenza ucraina che “va sostenuta” e sul 25 aprile dice: “Sarà diverso ora che la guerra è tornata in Europa”. E ancora: “Sarebbe difficile intonare ‘Bella ciao’ senza pensare agli ucraini”.
A cura di Tommaso Coluzzi
1.461 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

A pochi giorni dal 25 aprile, la Festa della Liberazione, Liliana Segre torna a parlare dopo la guarigione dal Covid. La senatrice a vita ha rilasciato un'intervista al Corriere della Sera in cui torna su quanto detto un mese fa al Congresso dell'Anpi, a proposito della guerra in Ucraina: "Mi auguro al più presto la pace. L’equidistanza non è possibile, il popolo ucraino è stato aggredito dai russi e la sua resistenza va sostenuta – chiarisce subito Segre – la pace non si ottiene restando indifferenti o attraverso progressivi cedimenti agli aggressori, ma garantendo una convivenza tra i Paesi basata sul diritto e sul rispetto".

La senatrice a vita è molto dispiaciuta che una "ricorrenza gioiosa" come il 25 aprile, quest'anno sia profondamente diversa dal solito, poiché "la guerra è tornata nel cuore dell’Europa". Segre appoggia chi ha deciso, durante la Festa della Liberazione, di "dare voce al popolo ucraino". Si tratta di "un segno di solidarietà verso i tantissimi anziani, donne, bambini, costretti a lasciare il loro Paese". Insomma, per la donna – sopravvissuta all'Olocausto – bisogna respingere ogni tipo di equidistanza, come aveva già detto chiaramente un mese fa.

Per Segre è impossibile, in questo momento, che il 25 aprile possa essere festeggiato senza rivolgere un pensiero al popolo ucraino: "Sarebbe difficile in un anno come questo intonare ‘Bella ciao' senza rivolgere un pensiero agli ucraini che nelle scorse settimane si sono svegliati e hanno ‘trovato l’invasor' – continua – Ciò non vuol dire ovviamente essere contro il popolo russo, vittima delle decisioni disumane del suo leader". Infine la senatrice a vita ci tiene a sottolineare "la Festa della Liberazione appartiene a tutti gli italiani e non dovrebbe mai scatenare divisioni".

1.461 CONDIVISIONI
4491 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views