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Lifeline sbarca a Malta: i migranti verranno accolti da 8 paesi Ue e la nave sarà sequestrata

Dopo cinque giorni di odissea in mare, la nave Lifeline è sbarcata a Malta. I 234 migranti verranno accolti da otto diversi paesi, ma solo chi avrà diritto a fare domanda d’asilo potrà rimanere in Europa, mentre gli altri verranno immediatamente respinti. La nave della Ong verrà sequestrata e Malta avvierà delle indagini.
A cura di Charlotte Matteini
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L'odissea della nave Lifeline è terminata. Dopo essere rimasta in mezzo al Mediterraneo per giorni, in serata l'imbarcazione ha ricevuto l'autorizzazione da La Valletta e ha potuto approdare nel porto di Malta. I 234 migranti a bordo, però verranno distribuiti per quote in otto diversi paesi europei e non verranno trattenuti tutti da Malta. I paesi vaglieranno le posizioni e si spartiranno solamente coloro che hanno diritto ad avanzare la richiesta di asilo mentre gli altri verranno immediatamente respinti, ma non si sa ancora se in Libia o nei loro paesi d'origine. "Partiranno immediatamente le procedure per il ritorno di quanti non hanno titolo alla protezione, dopo il dovuto processo e in accordo con l'Europa e le regole internazionali. Le istituzioni europee assisteranno questi ritorni", ha detto il primo ministro Muscat confermando il sequestro della nave e l'indagine sul comandante accusato di avere agito in spregio delle indicazioni dategli e delle regole internazionali.

I Paesi che hanno dato disponibilità all'accoglienza dei 234 migranti sono Malta, Francia, Italia, Irlanda, Portogallo, Belgio, Olanda e Lussemburgo. Dopo le necessarie cure mediche, i migranti che avranno diritto ad avanzare la richiesta di asilo verranno ripartiti. La Germania, che inizialmente sembrava essere disposta ad accoglierne una parte, alla fine ha rifiutato. Il ministro tedesco Seehofer ha infatti affermato davanti al Parlamento che la Germania non accoglierà i migranti di Lifeline. "Al momento non c'è una necessità di azione per la Repubblica federale tedesca, anche in futuro ci lasceremo guidare dai principi di umanità e ordine. Bisogna capire come evitare di creare un precedente".

Appresa la posizione della Germania, Lifeline ha indirizzato una missiva a Seehofer contestandone le dichiarazioni: "E' imbarazzante che il governo federale stia contribuendo a far morire più persone nel Mediterraneo ostacolando il salvataggio marittimo. Ti invitiamo a prendere parte a una delle missioni di salvataggio e guardare la situazione su un terreno che non conosci. Risponderemo alle tue domande anche in tribunale".

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