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Libia, Matteo Salvini attacca la Francia: “Qualcuno gioca alla guerra per interessi economici”

Il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, commenta la situazione in Libia prendendo di mira la Francia, pur senza nominarla esplicitamente: “Io e altri colleghi stiamo cercando di puntare alla pace e al dialogo parlando con tutti. Qualcuno per interessi economici e per egoismi nazionali temo stia giocando alla guerra che è un gioco molto molto pericoloso”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Nei giorni in cui continuano gli scontri alle porte di Tripoli tra la Lybian National Army del generale Khlaifa Haftar e il governo guidato da Fayez al Sarraj, la situazione in Libia diventa tema di discussione anche in Italia. Lo è stato ieri, quando il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha risposto a una informativa urgente sulla questione alla Camera dei deputati, dicendosi fortemente “preoccupato” dalla escalation di violenza e augurandosi una “soluzione politica” al conflitto. E lo è di nuovo oggi con le parole del vicepresidente del Consiglio, Matteo Salvini, ai microfoni del Giornale Radio Rai (Radio 1): “Io personalmente, con altri colleghi, sto cercando di puntare alla pace e al dialogo parlando con tutti. Qualcuno temo per interessi economici e per egoismi nazionali stia giocando alla guerra che è un gioco molto molto pericoloso”.

Il riferimento sembra essere alla Francia, tanto che la giornalista ha chiesto a Salvini proprio se parlasse del Paese guidato da Emmanuel Macron: “Mi sembra evidente – ha risposto il ministro dell’interno – che chi ha interesse a destabilizzare l’area e l’ha già fatto negli anni passati per interessi economici e non per i diritti umani sia chiaramente oltreconfine”.

Tema di stretta pertinenza del suo ministero è quello dell’immigrazione, che non può essere slegato alla situazione in Libia. Tanto che ieri Conte ha sostenuto che la situazione nel Paese potrebbe avere “conseguenze sui flussi migratori”. Sul tema migranti Salvini ha commentato: “Abbiamo tanti rapporti positivi con tanti paesi amici però dal punto di vista dell’immigrazione, dell’antiterrorismo della collaborazione, non possiamo essere solo noi a subire i danni per eventuali errori altrui. Sono pronto a fare tutto il possibile per difendere i confini con in ogni maniera legalmente permessa”. Non manca, infine, un passaggio sulla situazione politica in Italia, con riferimento ai suoi alleati di governo del Movimento 5 Stelle: “Se tutti mantengono i patti non cambia nulla. È chiaro che la Lega amministra bene tante regioni e comuni se i 5 Stelle continueranno a mantenere la parola il problema non si pone. Lo vedremo nei prossimi mesi”.

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