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L’ex sottosegretario Vincenzo Zoccano lascia il M5s: “Esco con dignità e serenità”

L’ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega alla Disabilità e alla Famiglia, Vincenzo Zoccano, lascia il Movimento 5 Stelle: “Il M5s ha de facto deciso di relegare la disabilità ai margini e di questa decisione non posso far altro che prendere atto e di conseguenza, con estrema fermezza e determinazione, prendere l’unica decisone possibile, per onestà intellettuale, coerenza e responsabilità: uscire con dignità”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Il Movimento 5 Stelle perde un altro pezzo: dopo i fuoriusciti che sono passati alla Lega, arriva l’addio anche dell’ex sottosegretario con delega alla Disabilità e alla Famiglia, Vincenzo Zoccano. L’annuncio dell’ex sottosegretario arriva attraverso un post su Facebook: “Lascio ufficiale il Movimento 5 Stelle, con la serenità e la consapevolezza di chi ha provato ad operare in seno alle istituzioni più alte, con la responsabilità e la volontà di dare risposte concrete ai bisogni di una delle categorie più fragili di cittadini del nostro paese: le persone con disabilità”, scrive sui social.

Zoccano definisce la sua scelta come una decisione che gli “costa molto ma che non può essere differente, in particolare da quando il Movimento 5 Stelle, dal 4 di settembre ad oggi, ha de facto deciso di relegare la disabilità ai margini e di questa decisione non posso far altro che prendere atto e di conseguenza, con estrema fermezza e determinazione, prendere l’unica decisone possibile, per onestà intellettuale, coerenza e responsabilità: USCIRE CON DIGNITÀ”.

L’ex sottosegretario parla del M5s, “nato per cambiare il Paese”, ma finito per impantanarsi “nelle acque paludose delle vecchie logiche “illogiche”, partitiche e politiche, che pian piano hanno corroso e fatto sprofondare quei valori fondanti e trainanti che avevano portato il M5s nel 2018, ad essere la prima forza di Governo, con il 32,7% di consensi”. Sulla questione a lui cara, quella della materia riguardante le persone con disabilità, Zoccano ricorda che ora la delega è rimasta al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, accusandolo però, nei fatti, di “non esercitarla”.

Secondo Zoccano con le ultime decisioni in materia “si sta volutamente cercando di sminuire la forza di un popolo di 7,5 milioni di elettori con disabilità e delle loro famiglie che da troppi anni attendono risposte concrete ed una riforma seria del settore. Quella stessa riforma annunciata attraverso un codice della disabilità che oramai, da più di 18 mesi, ci viene promessa prima e ripresentata a parole poi, ma che non sono stati in grado di portare a compimento”. Zoccano critica anche quella che definisce una “valanga di tasse”, come l’aumento delle clausole sulle accise per il 2021. L’ex sottosegretario chiude il suo post augurando “ai parlamentari di tutti gli schieramenti con i quali ho lavorato proficuamente, ogni bene affinché si impegnino per rendere questo Paese un posto civile perché dove vive bene una persona con disabilità viviamo meglio tutti. Per quanto mi riguarda, rassicuro tutti sulla mia ferma volontà di proseguire nel percorso volto ad affermare i diritti delle persone con disabilità e dei loro nuclei familiari”.

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