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L’ex presidente della Sardegna Christian Solinas rinviato a giudizio, andrà a processo per corruzione

Christian Solinas, ex presidente della Regione Sardegna, è stato rinviato a giudizio per corruzione. Le indagini riguardano due vicende separate: la vendita di un’immobile a un prezzo – secondo l’accusa – gonfiato, e una laurea ad honorem in Albania. La prima udienza è fissata per il 5 giugno.
A cura di Luca Pons
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Christian Solinas, ex presidente della Regione Sardegna, del Partito sardo d'azione sostenuto dalla Lega, è stato rinviato a giudizio. Il processo che lo vede imputato partirà con la prima udienza il 5 giugno. L'accusa è quella di corruzione. Lo ha deciso il giudice per le udienze preliminari del tribunale di Cagliari, Giorgio Altieri, su richiesta del pubblico ministero Giangiacomo Pilia.

Le indagini su Solinas riguardano l'acquisto di un immobile e una laurea laurea ad honorem in Albania. Per quanto riguarda l'immobile, si parla di una ex abbazia nelle campagne di Capoterra, nella città metropolitana di Cagliari, che Solinas vendette all'imprenditore Roberto Zedda per 550mila euro (di questi, 375mila euro furono poi versati). L'accusa sostiene però che i ruderi dell'abbazia valessero solamente 72mila euro, e i soldi pagati in più sarebbero stati sostanzialmente una tangente ‘mascherata' ricevuta da Solinas. L'azienda di Zedda, con la mediazione dell'allora consigliere regionale Nanni Lancioni, avrebbe ottenuto in cambio la fornitura di termoscanner alla Regione.

Per quanto riguarda la laurea, invece, quando Solinas era presidente di Regione avrebbe promesso di nominare Roberto Raimondi, insegnante universitario, come direttore generale dell'autorità che gestisce il programma Eni-Cbc. In cambio avrebbe appunto avuto una laurea honoris causa dall'Albania. Secondo la Procura nell'operazione ci sarebbe stata la complicità di diverse altre persone: il consulente Christian Stevelli, il rettore albanese Arben Gjata e Alfonso Lovito, direttore generale di E-Campus. Anche questi, insieme a Zedda, sono stati rinviati a giudizio.

La prima udienza, come detto, si svolgerà il 5 giugno 2025 davanti alla seconda sezione penale del Tribunale di Cagliari. Un anno fa, a gennaio 2024, Slinas aveva subito un sequestro cautelare di beni e immobili da circa 350mila euro. All'epoca, Solinas era ancora in carica e aveva detto: "In un Paese democratico, in uno Stato di diritto, queste cose non dovrebbero accadere", sostenendo che le tesi dell'accusa fossero "un teorema indimostrato e indimostrabile, costruito pervicacemente dalla polizia giudiziaria". Il giudice per l'udienza preliminare, però, l'ha pensata diversamente.

L'indagine era stata resa nota a febbraio 2023, e si trattava del secondo filone giudiziario che interessava Solinas. Nel 2019, il presidente della Regione era stato indagato e poi rinviato a giudizio per abuso d'ufficio. Un caso che poi è caduto nel nulla dopo la decisione del governo Meloni di abrogare completamente il reato di abuso d'ufficio, facendo annullare tra gli altri anche il processo a Solinas.

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