102 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Annullato l’arresto per l’ex parlamentare Giancarlo Pittelli

L’ex parlamentare di Forza Italia, Giancarlo Pittelli, era stato arrestato e posto ai domiciliari dalle forze dell’ordine con l’accusa di bancarotta fraudolenta patrimoniale. Ora il Tribunale ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare, revocando la misura degli arresti domiciliari.
A cura di Tommaso Coluzzi
102 CONDIVISIONI
Immagine

AGGIORNAMENTO:

Il Tribunale della libertà di Catanzaro ha annullato l'ordinanza di custodia cautelare, revocando la misura degli arresti domiciliari, nei confronti dell'avvocato ed ex parlamentare di Fi Giancarlo Pittelli, indagato per la bancarotta della società dell'AT alberghiera. Lo hanno reso noto i suoi legali.

I difensori, Astolfo di Amato, Salvatore Staiano e Guido Contestabile, è scritto in una nota, "hanno dimostrato come a fronte di ammanchi significativi operati da un terzo di cui l'indagine si è completamente disinteressata, l'avvocato Pittelli si sia prodigato per ripianare il passivo, saldando alcuni creditori più urgenti. Avrebbe pagato anche la Regione Calabria (per un finanziamento finito nelle tasche del terzo) se non fosse stato arrestato nell'ambito dell'operazione Rinascita Scott. Donde il fallimento su richiesta della Procura e non del creditore e le contestazioni di bancarotta".

In sostanza, sostengono i legali, "l'intera vicenda restituisce la figura dell'indagato come soggetto che non ha intascato un solo euro e si è limitato a pagare dei debiti (non suoi) per evitare il fallimento". I difensori manifestano quindi "grande soddisfazione per il risultato ottenuto e auspicano che l'avvocato Pittelli non sia più privato ingiustamente della libertà personale".

Giancarlo Pittelli, da quando ha interrotto la sua carriera da parlamentare – sempre nelle fila del centrodestra – si è trovato a fare i conti con problemi con la giustizia. L'avvocato era stato arrestato e posto ai domiciliari dai finanzieri del comando provinciale di Catanzaro, con l'accusa di bancarotta fraudolenta patrimoniale, in esecuzione di un'ordinanza del Gip. Pittelli era già stato coinvolto in altre inchieste sulla criminalità organizzata in passato ed era stato condannato nelle scorse settimane a 11 anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa nel processo Rinascia Scott.

In quest'ultima vicenda Pittelli è stato indagato perché amministratore di fatto di una società già in liquidazione poi dichiarata fallita. Il Gip aveva anche disposto il sequestro preventivo di un terreno edificabile a Stalettì e di circa un milione e mezzo di euro.

I fatti risalirebbero al 2021 e 2022, quando Pittelli – secondo gli inquirenti – avrebbe distratto l'unico bene della società di cui era amministratore di fatto, il terreno, che, contestualmente all'avvio della liquidazione, veniva ceduto a un'altra società che secondo la Procura era stata appositamente costituita e anch'essa riconducibile all'indagato.

I pm hanno riscontrato gravi indizi su un altro episodio di bancarotta fraudolenta: ci sarebbe stato un credito di oltre 800mila euro vantato dalla società fallita – riconducibile a Pittelli – nei confronti di un'ulteriore società, anche quest'ultima poi dichiarata fallita, pur in presenza di un debito, verso la Regione Calabria, di oltre un milione di euro derivante dall'anticipo di un contributo pubblico ottenuto nel 2005 per la realizzazione sul terreno sequestrato di un complesso alberghiero, finanziamento poi oggetto di rinuncia e mai restituito.

102 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views