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L’ex ministra Elena Bonetti lascia Italia Viva: “Non entro in Azione, ma lavorerò con Calenda”

Elena Bonetti annuncia l’addio a Italia Viva. E spiega che, anche se non entrerà in Azione, lavorerà al fianco di Carlo Calenda per costruire un nuovo “soggetto politico plurale che sia sintesi di idee e tradizioni diverse, a partire da quella cattolico popolare e riformista” per riprendere le fila di quello che avrebbe dovuto essere il terzo polo.
A cura di Annalisa Girardi
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L'ex ministra Elena Bonetti lascia Italia Viva. Dopo aver iniziato a fare politica proprio a fianco di Matteo Renzi tra le fila del Pd ed essere stata poi una delle ministre del suo partito nei governi di Giuseppe Conte e Mario Draghi, Bonetti annuncia l'addio in un'intervista con il Corriere della Sera. "Voglio contribuire a tracciare il cammino di un soggetto politico plurale, che sia sintesi di idee e tradizioni diverse, a partire da quella cattolico popolare e riformista che rappresenta la mia storia, e che di fronte a queste sfide sappia offrire una prospettiva comune", scrive poi in un post sui social, facendo sapere che non entrerà in Azione, ma lavorerà con Carlo Calenda per costruire questo progetto.

"È venuto il momento di riprendere il cammino del Terzo Polo, per onorare l’impegno che il mandato elettorale mi ha consegnato e rispondere alla responsabilità di quella fiducia – scrive ancora Bonetti – È l’impegno che il 25 settembre ci siamo assunti, quello di rianimare in politica un metodo di sintesi e ricomposizione, che superi il bipolarismo che ha bloccato il Paese troppo a lungo e sappia opporsi alle forze centrifughe e che tendono a dividere la realtà e le persone".

E aggiunge: "Una realtà complessa che non può essere divisa in parti, ma che richiede uno sguardo e riposte di insieme e condivise. Perché condivise sono le grandi sfide di questo tempo. Così come uniche e non divise nella loro umanità sono le persone."

Nell'intervista con il Corriere Bonetti afferma: "Io penso al centro non come a uno spazio da occupare, ma come a un processo di partecipazione da liberare per essere forza che superi il bipolarismo. È l'obiettivo con cui ci siamo presentati alle elezioni del 25 settembre. Le ragioni della mia decisione non sono in cosa lascio, ma in cosa voglio iniziare: un progetto in cui comporre posizioni politiche diverse, lavorare alla sintesi con metodo. Così, non con la tattica si affrontano in modo condiviso le sfide che il Paese ha davanti".

Per poi precisare che anche se non entrerà in Azione, lavorerà comunque con Calenda per costruire questo nuovo processo: "Non entro in Azione, ma in ticket con Carlo Calenda con il quale già lavoravo alla federazione tra Italia Viva e Azione, collaboro per la nascita di un nuovo progetto aggregativo più ampio", afferma l'ex ministra.

Bonetti conclude facendo sapere di aver scritto sia a Renzi che agli altri colleghi di Italia Viva: "D'altra parte, in questi mesi non ho fatto mistero, né con loro né pubblicamente, delle diverse posizioni che avevo sia sulle singole sfide che sul progetto d'insieme".

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