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L’europarlamentare Castaldo: “Putin è isolato, sanzioni alla Russia tra le più dure di sempre”

“Vladimir Putin sperava in un’azione disgregata e disarticolata dell’Europa, di vedere un contraddittorio molto violento. Invece la risposta sanzionatoria è stata probabilmente la più dura di sempre”: lo ha detto l’europarlamentare Fabio Massimo Castaldo in un’intervista con Fanpage.it.
A cura di Annalisa Girardi
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"Abbiamo fatto saltare una parte dei piani di Vladimir Putin che si basavano proprio su un'azione disgregata e disarticolata dell'Europa. Sperava di vedere un contraddittorio molto violento. Invece la risposta sanzionatoria è stata probabilmente la più dura di sempre": lo ha detto l'europarlamentare del Movimento Cinque Stelle Fabio Massimo Castaldo in un'intervista con Fanpage.it da Strasburgo. Castaldo ha sottolineato che "a compattezza di questo fronte dipende anche dalla compattezza dell'opinione pubblica nei singoli Paesi", spiegando quindi l'importanza di proteggere famiglie e imprese dall'effetto boomerang delle sanzioni, dall'aumento dei costi dell'energia e di quello dei prezzi delle materie prime. "E l'unico modo per farlo è varare un grande piano con debito comune europeo, così come fatto per il Next Generation Eu che vada a mitigare i costi dell'energia e intervenga con ulteriori investimenti strutturali per affrancarsi il prima possibile la dipendenza di gas russo", ha detto.

In questo momento, ha proseguito l'europarlamentare, non bisogna però commettere l'errore di fare un passo indietro rispetto al percorso di transizione ecologica iniziato. "Sarebbe l'errore più madornale che noi potremmo andare a commettere. Anzi, questa crisi palesa il fatto che siamo in colpevolissimo ritardo. Dobbiamo invece accelerare molto di più, perché sappiamo come le rinnovabili siano l'unica forma di produzione di energia che non ci pone sotto il ricatto di Paesi, potenze terze, e quindi che non vada a limitare la nostra capacità di azione diplomatica, politica ed economica".

Infine, sulla possibilità che l'Ucraina entri in Ue, Castaldo ha rimarcato: "Credo che bisogni confermare pienamente la prospettiva europea, visto che il Paese risponde potenzialmente a tutti i criteri di Copenaghen. Ma dall'altro lato bisogna anche far comprendere che non possiamo permetterci di andare a creare delle procedure che scardina totalmente quanto fatto finora. Anche perché questo invece potrebbe aprire una pericolosissima destabilizzazione dei Balcani occidentali, che sono invece colpevolmente bloccati dal veto della Francia e dell'Olanda da sin troppo tempo e che giustamente hanno altrettanto legittima spiegazione".

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