video suggerito
video suggerito

L’Europa promuove i conti pubblici dell’Italia e boccia quelli della Germania

La Commissione europea ha fatto avere i suoi pareri sia sui bilanci nazionali dei Paesi Ue, sia sui piani di rientro dei Paesi che hanno un debito troppo alto. L’Italia ha avuto il via libera su entrambi i fronti, mentre il bilancio della Germania – insieme ad altri – è “non in linea” perché prevede una spesa troppo alta.
A cura di Luca Pons
1 CONDIVISIONI
Immagine

La Commissione europea ha diffuso i suoi pareri su una serie di documenti economici che definiscono i piani dei Paesi dell'Ue per i prossimi anni. Da una parte, il bilancio per il 2025. Dall'altra, i Piani strutturali che fissano un percorso per quegli Stati che hanno un debito pubblico troppo alto. Per l'Italia è arrivato un riscontro positivo, mentre per il bilancio di alcuni altri Paesi, tra cui la Germania, no.

I conti italiani sono stati considerati in linea sia per l'anno prossimo, sia per la manovra 2025 sia nel piano per ridurre il debito da qui al 2031. "Un giudizio atteso", ha commentato il ministro dell'Economia Giorgetti, "frutto di una politica economica e di scelte improntate sulla serietà".

In entrambi i documenti, il governo ha dovuto varare grossi tagli alla spesa pubblica per i prossimi anni, tanto che le opposizioni hanno parlato di un ritorno all'austerità. Il parere della Commissione, comunque, ha certificato che si tratta di una direzione in linea con il Patto di stabilità europeo per riportare in ordine i conti.

"Sulla base degli impegni politici e le ipotesi macroeconomiche", si legge nella sezione che riguarda l'Italia, "l'andamento della spesa netta del piano è coerente con la clausola di salvaguardia". Insomma, i tagli alla spesa pubblica rispettano gli impegni presi in ambito europeo. Il Piano strutturale in questione copre i prossimi sette anni, e stabilisce quanto margine avranno i conti pubblici fino al 2031.

Per quanto riguarda i piani pluriennali, su 21 che sono stati presentati la Commissione ha dato un parere negativo solamente per l'Olanda, che dovrà rivedere alcuni passaggi. Quello dell'Ungheria, invece, è ancora in corso di analisi.

Diversa è la questione per quanto riguarda il bilancio per l'anno prossimo. I margini economici della manovra 2025 sono già definiti, e anche su questo punto il governo Meloni ha avuto l'ok. Il punto più importante è quello della spesa netta, che non può aumentare oltre una certa soglia.

L'Italia è uno degli otto Paesi il cui bilancio 2025 è "in linea" con le raccomandazioni che erano state date. Insieme a lei Francia, Grecia, Cipro, Lettonia, Slovenia, Slovacchia e Croazia. Altri sette Stati invece sono non pienamente in linea: tra questi c'è la Germania, oltre a Estonia, Finlandia, Irlanda, Lussemburgo, Malta e Portogallo. Questi ultimi tre non hanno un problema di spesa pubblica troppo alta, ma non hanno ancora cancellato i bonus bollette e le altre misure a sostegno della popolazione contro il caro energia, come invece la Commissione aveva chiesto.

Il problema dell'Olanda, considerata non in linea, è che la spesa netta è troppo alta. Un dato significativo, per un Paese che è sempre stato tra i più fiscalmente conservatori, con posizioni anche molto critiche nei confronti di Stati – come l'Italia – che invece avevano un debito eccessivo. Peraltro l'Olanda, insieme alla Germania e ad altri Stati, aveva spinto per inserire regole più rigide nell'ultimo Patto di stabilità, quello sulla base di cui oggi è stata ‘bocciata'.

Lo ha sottolineato anche il commissaria europeo all'Economia Giovanni Gentiloni, che rispondendo ai cronisti sulla questione ha detto: "Sì, ci sono alcune regole rigide, ma onestamente non sono io quello che le ha volute". E anzi: "Se ci sono regole rigide, e non sto puntando il dito contro nessuno, qualcuno lo ha chiesto. Ora le abbiamo e penso che la Commissione e la prossima Commissione in particolare siano chiamate a implementarle".

1 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views