L’Eurogruppo chiederà presto all’Italia di ratificare la riforma del Mes: cosa farà il governo Meloni?
La resa dei conti sul Mes potrebbe essere molto vicina. La prossima riunione dell'Eurogruppo è prevista per il 28 aprile e secondo quanto trapelato da alcuni funzionari europei proprio in quell'occasione verrà chiesto all'Italia cosa intende fare sulla ratifica della riforma del Meccanismo europeo di stabilità. Il nostro, infatti, è l'unico Paese dell'Unione a non aver ancora approvato la riforma del fondo Salva Stati e il tempo per i tentennamenti starebbe per scadere.
A Bruxelles insistono sul fatto che la mancata ratifica di tutti e 27 i Paesi membri blocchi di fatto altre possibili riforme. Oltre che sminuire la capacità di intervento dell'Unione. Da Palazzo Chigi, però, ribadiscono che la posizione del governo sul Mes non sia cambiata. Per Giorgia Meloni il Mes andrebbe aggiornato e trasformato in un veicolo per la crescita.
L'esame delle proposte di legge (targate Pd e Italia Viva) per la ratifica della riforma, in Italia sono ferme da oltre un mese in commissione Esteri alla Camera. Sarebbero dovute arrivare in Aula ad aprile, ma nel calendario di Montecitorio non c'è traccia. "Il ddl di ratifica del Mes è uscito dal calendario d'Aula della Camera, ma noi chiederemo che vengo nuovamente inserito", ha detto il capogruppo dem in commissione e relatore del ddl, Enzo Amendola. "Tic toc, tic toc. Meloni e Salvini, sentite? È il conto alla rovescia per il momento in cui dovrete rimangiarvi anni di balle e, finalmente, ratificare il trattato di riforma del Mes", ha commentato Luigi Marattin, primo firmatario del ddl di Italia Viva.
A margine dell'ultimo Consiglio europeo, la presidente del Consiglio aveva insistito sul fatto che ci fossero strumenti più efficaci per affrontare la particolare situazione in cui si trova l'Ue. "Abbiamo discusso di unione bancaria: in tema di backstop il Mes è la Cassazione, il primo e il secondo grado sono l'unione bancaria. É un ragionamento che si può fare solo in un quadro complessivo", aveva detto. In quella stessa occasione il presidente dell'Eurogruppo, Paschal Donohoe, aveva insistito perché si andasse "avanti con la piena ratifica della riforma del Meccanismo europeo di stabilità".