Lettera di Berlusconi: “Tetto massimo imposte in Costituzione e no patrimoniale o tassa successione”
In una lettera al ‘Il Giornale', che verrà pubblicata domani, il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, ancora in convalescenza dopo una serie di ricoveri, parla del programma di Forza Italia sul Fisco: "La riforma fiscale è uno degli obbiettivi con i quali partecipiamo al Governo Draghi. La riforma fiscale, insieme ad un uso accorto delle risorse del Recovery Plan e ad altre riforme essenziali come quelle della pubblica amministrazione e della giustizia, è la condizione assolutamente necessaria perché le aziende possano tornare a fare utili e a creare occupazione, perché le famiglie possano riprendere a consumare e a risparmiare".
"La nostra proposta finale – ha spiegato Berlusconi – rimane quella della flat tax, la realizzerà il futuro governo di centro-destra, ma fin d’ora è indispensabile un robusto taglio delle imposte".
"Per questo Forza Italia ha elaborato una proposta di riforma fiscale realisticamente praticabile con il governo in carica. La nostra proposta si fonda su una no tax area per i primi 12.000 euro di reddito e solo tre aliquote, molto più basse (non oltre il 23%) per i successivi scaglioni di reddito successivi, che abbiamo rivisto e razionalizzato. A questo naturalmente si accompagna il nostro no assoluto a qualsiasi forma di patrimoniale o di tassa di successione. Infine, per eliminare una volta per tutte la tentazione del governo di turno di usare la leva delle tasse in modo eccessivo, chiediamo di introdurre in Costituzione, così da non poterlo più mutare, un tetto massimo alla imposizione fiscale".
Tajani vuole partito unico di centrodestra per il 2023
Il numero due di Forza Italia Antonio Tajani va oltre il progetto della federazione dei partiti di centrodestra al governo, proposta da Matteo Salvini e lancia l'idea del partito unico: "Il mio sogno è di dare vita a una grande forza del centro-destra, un grande partito conservatore liberale riformista e garantista, sul modello del partito repubblicano statunitense, in vista delle Politiche del 2023".
Così il coordinatore nazionale di Forza Italia ha aggiunto: "Non c'è ancora nulla di deciso, stiamo valutando le proposte sul tavolo", ha precisato Tajani. "Partito unico vuol dire andare oltre la federazione, dare vita a una grande forza che vada da Fratelli d'Italia fino a chi nell'aria riformista non vuole essere sottomesso alla sinistra"
Tajani ha spiegato che da ora al 2023, "bisognerà discutere, parlare…. Guardiamo al partito repubblicano negli Usa articolato in una grande unità. Berlusconi lo lanciò anni fa. È un percorso che dobbiamo avviare". In merito ad un possibile coinvolgimento anche di Azione di Carlo Calenda, Tajani ha infine chiarito: "Io non la penso del tutto come lui e non è il candidato sindaco nostro (a Roma, ndr). Ma condividiamo alcune idee soprattutto sulla politica industriale. Se vorrà guardare con più attenzione al centrodestra non abbiamo preclusioni, non abbiamo preclusioni nei confronti di nessuno".
FdI frena su partito unico
"Mai dire ‘Mai'. Ma siamo vaccinati sul partito unico. L'esperienza del Pdl pesa molto. Il modo con cui finì, non solo per la destra, ma anche per lo stesso Berlusconi, che fu costretto a ripiegare sul vecchio nome di Forza Italia", ha commentato così il vice presidente del Senato Ignazio La Russa, ribadendo lo scetticismo di Fratelli d'Italia su un eventuale progetto di partito unico del centrodestra.
"Dopodiché, da qui al 2023, può succedere tutto. Non dico che sia impossibile una nostra adesione, perché non c'è niente di impossibile; ma dico che è una possibilità molto remota".
"Io con Tajani e Salvini vorrei parlare però del candidato a sindaco di Milano e se ci comporteremo come una alleanza davanti all'elezione del presidente della Repubblica e poi perché si parla di politiche nel 2023. Non siamo più d'accordo sul fatto che bisognerebbe andare a votare subito dopo l'elezione del capo dello Stato? Il partito unico mi sembra una inutile fuga in avanti".