Letta risponde a Salvini: “Io faccio da palo a Conte? Linguaggio da leghisti pistoleri”
Scontro a distanza tra il leader della Lega, Matteo Salvini, e il segretario del Pd, Enrico Letta. La polemica nasce dalle frasi pronunciate da Salvini a Milano Marittima, dove si trova per la festa della Lega. In un colloquio coi giornalisti avvenuto al Papeete Salvini, secondo quanto riporta il Corriere della Sera, avrebbe detto che “Draghi sa perfettamente di chi può e di chi non può fidarsi”. Poi le accuse a Giuseppe Conte ed Enrico Letta: “Conte fa il suo lavoro di sabotatore e Letta che gli fa da palo: quei due che passano le giornate a insultarmi. Noi costruiamo, gli altri smontano”. Parole che non piacciono al segretario dem, che replica su Twitter: “Salvini; “…e Letta fa da palo.” Sì, il linguaggio col quale probabilmente sei abituato a parlare con i tuoi consiglieri facili di pistola, Adriatici a Voghera o Aronica a Licata”.
La replica del Pd viene affidata anche alla capogruppo del Senato, Simona Malpezzi: “Salvini da mesi boicotta l'azione del governo di cui fa parte, con i suoi dirigenti che sfilano con i no vax. E oggi attacca Enrico Letta con un linguaggio da far west. A proposito: dica quando si dimetterà la giunta di Voghera dove un suo assessore va in giro sparando”. Sempre dal Pd arriva anche la risposta della presidente della commissione Lavoro della Camera, Romina Mura: “Salvini al Papeete ormai è la caricatura di se stesso: per farsi riconoscere deve parlare come un bullo di strada e riesce nella difficile opera di mettere in imbarazzo addirittura il suo partito. L'aggressione personale a Enrico Letta non è un incidente ma il suo modo di fare politica e su questo va misurato assieme a chi gli va dietro: zero soluzioni vere, rissa continua, ambiguità gravi sui vaccini. Questa è la differenza sostanziale: il Pd sostiene il Governo Draghi nell'interesse del Paese, Salvini lo usa come tram per la campagna elettorale”.