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Letta: “Penso ai problemi del Paese, non alla crisi di governo”

Il Presidente del Consiglio al G20 di San Pietroburgo non si sbilancia sul futuro del Governo e ribatte: “Io penso ai problemi dell’Italia”.
A cura di Redazione
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Mentre al Senato della Repubblica il suo governo va sotto su un provvedimento che potenzialmente potrebbe costare circa 6 miliardi alle casse dello Stato, il Presidente del Consiglio Enrico Letta prova a glissare sulle polemiche politiche relative alla possibile fine dell'esperimento delle larghe intese in seguito allo "strappo" di Silvio Berlusconi. Letta, conversando con i giornalisti a margine dell'apertura dei lavori del G20 di San Pietroburgo, ha infatti evitato ogni domanda  "scomoda", preferendo sviare il discorso sui prossimi appuntamenti che attendono l'esecutivo: "Ci sono talmente tanti obiettivi da raggiungere in queste 24 ore che farei il danno dell'Italia se in questo momento mi deconcentrassi da questi obiettivi; e penso sia importante per il Paese che mi concentri su questo".

Quanto al ruolo che l'Italia può giocare sullo scacchiere internazionale, anche considerando le tante difficoltà incontrate sul cammino verso l'uscita dalla crisi, Letta è chiaro: "Io voglio veramente che da questo G20 l'Italia colga tutti gli aspetti positivi di essere usciti dall'alveo dei sorvegliati speciali; questo è il grande valore aggiunto di questi giorni e questo è l'obiettivo che voglio perseguire e mi sembra che già alcuni segnali vadano in questa direzione". In questo senso, però, sarà cruciale capire in che modo reagiranno i mercati e le istituzioni europee, in caso di una escalation della crisi di Governo e di conclusione della reggenza dell'esponente democratico a Palazzo Chigi.

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