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Letta: “Non è come prima, colpiremo chi porta denaro all’estero”

Il Presidente del Consiglio parla all’Agenzia delle Entrate: “Possiamo utilizzare tutte le risorse recuperate dall’evasione per abbassare la pressione fiscale”.
A cura di Redazione
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"Chi ha portato i soldi fuori dall'Italia deve sapere che non è come 5-10 anni fa, sappiano che conviene riportare i soldi e pagare quello che si deve perché la situazione internazionale non consente più le coperture di prima". È questo con ogni probabilità il passaggio più significativo dell'intervento di Enrico Letta al meeting organizzato dai dipendenti dell'Agenzia delle Entrate, organismo tra l'altro oggetto di modifiche in discussione in queste ore alla Camera dei Deputati (nell'ambito del decreto del fare, su cui il Governo ha chiesto ed ottenuto la fiducia). Un discorso in cui il Presidente del Consiglio ha parlato della lotta all'evasione e della necessità impostare un cambio di paradigma che risulti "convincente sul tema del lassismo nei confronti di evasione e elusione".

E, continua Letta, lo Stato può e deve "utilizzare tutte le risorse recuperate dall'evasione per abbassare la pressione fiscale" anche considerando l'incidenza del fisco nella vita quotidiana dei cittadini. Un orientamento condiviso anche dal ministro dell'Economia Fabrizio Saccomanni, che ha parlato del libro bianco sulla lotta all'evasione fiscale che il Governo intende presentare nei prossimi giorni: "Cercheremo di spiegare cosa è la lotta all'evasione fiscale e perché si fa. Spero nelle prossime settimane, se non dopo le vacanze, di poter rendere pubblico questo documento anche come testimonianza del lavoro che voi fate e per cui esprimo massimo ringraziamento".

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