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Letta: “L’antieuropeismo può far vincere le elezioni, ma lascerà solo macerie”

“L’Italia sarà un paese all’avanguardia per i prossimi dieci anni”. Con queste parole Enrico Letta ha chiuso il suo intervento a Milano, alla presenza del Presidente della Commissione Ue Barroso.
A cura di Redazione
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Il giorno dopo la vittoria di Renzi alle primarie del Partito Democratico ed il lancio dei club "Forza Silvio" (una delle architravi su cui Berlusconi intende costruire il rilancio di Forza Italia), Enrico Letta preferisce concentrarsi su un tema che diventerà caldissimo nei prossimi mesi: il crescere delle tensioni antieuropeiste e della protesta contro il modello di integrazione portato avanti dalla classe dirigente europea. Il Presidente del Consiglio, parlando ad un convegno sull'Europa cui ha preso parte anche Manuel Barroso, presidente della Commissione Europea, è infatti partito dalle manifestazioni di piazza a Kiev in favore del processo di integrazione europea, per fare un parallelismo con quanto invece si sta verificando in altre zone del Vecchio Continente.

"La battaglia culturale e politica per l'Europa deve essere fatta: bisogna metterci la faccia". Un passaggio per sottolineare anche che "ciò che rischiamo di perdere è molto maggiore di ciò che pensiamo", poiché la costruzione del modello europeo non può e non deve essere fermata. Del resto, ha continuato il Presidente del Consiglio, "fermarsi a guardare la pagliuzza della differenza che c'è tra noi e i tedeschi rispetto alla grandissima sfida globale che ci attende, è pura miopia". Infine la stoccata ai suoi avversari politici che cavalcano l'onda del populismo antieuropeista: "Farlo può servire a vincere una campagna elettorale, ma alla fine costruirà solo macerie".

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