Letta: “Governo stabile, nessun pericolo dalle vicende giudiziarie di Berlusconi”

Nessuna conseguenza diretta per il Governo dalle vicende giudiziarie che coinvolgono Silvio Berlusconi. È questo il pensiero del Presidente del Consiglio Enrico Letta dopo le polemiche seguite alla decisione della Consulta che ha respinto la richiesta di legittimo impedimento dei legali di Silvio Berlusconi. Nel corso di un incontro con la stampa estera Letta ha infatti dichiarato di essere convinto che il "Governo sia stabile e concentrato sui suoi obiettivi" e di non credere che "ci saranno conseguenze da vicende esterne, anche di natura giudiziaria".

Non preoccupano per il momento le ipotesi di clamorose mobilitazioni dei parlamentari del Popolo della Libertà, come ipotizzato da Maurizio Gasparri che parla di "dimissioni in massa nel caso in cui Silvio Berlusconi sia interdetto" dai pubblici uffici dopo la decisione della Cassazione sulla condanna per il processo Mediaset – diritti tv.

Letta ha però parlato anche dell'azione del suo Governo nei primi 50 giorni: "Sento che le cose vanno bene. Avverto energie positive che si stanno liberando. Certo, ci sono tante difficoltà ma il sentimento che provo è positivo: ci sono tutte le condizioni per applicare il programma che ha avuto la fiducia del Parlamento. Pochi fuochi d'artificio ma la sequenza annuncio-decisione-applicazione deve essere applicata con la massima determinazione". Un programma che ha nelle riforme istituzionali un suo punto centrale: riforme da portare a compimento in 18 mesi, con particolare attenzione alla legge elettorale, visto che "è impossibile tornare a votare con il Porcellum". Quanto poi all'ipotesi di elezioni anticipate, Letta è sicuro: "Non vedo elezioni anticipate a breve, non mi sembra ci sia questa situazione".