Letta contestato alla manifestazione per la pace a Roma: “Guerrafondaio filoamericano, vattene”
"Guerrafondaio", "filoamericano del c***o", "vattene". È stato accolto così Enrico Letta, segretario uscente del Partito Democratico, dai partecipanti alla grande manifestazione per la pace in Ucraina organizzata da Rete Pace e Disarmo oggi a Roma. Nella capitale sono presenti, oltre ad associazioni e cittadini, anche il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte e diversi parlamentari, così come il segretario dem e molti altri militanti, deputati e senatori del Pd. Per Letta, però, il trattamento non è stato particolarmente piacevole, con diverse contestazioni durante la marcia in strada e la fuga sotto al palco per evitare chi lo invitava ad andarsene.
"Guerrafondaio", grida qualcuno. "Hai fatto affondare il partito", urla un altro manifestante. E poi una pioggia di insulti: "Vaffa****o, vattene a casa, ‘sto filoamericano del c***o, povero cretino". Letta cambia strada, scortato, e si avvia a passo molto rapido verso il palco a San Giovanni, rinunciando a sfilare in mezzo alla gente. "La deve finire, sta ancora lì a capo del Pd dopo aver perso le elezioni – commenta un manifestante, probabilmente un elettore deluso, visto il rancore nei confronti di Letta – ancora aspetta per fare il Congresso e andarsene a casa". Arrivato in piazza qualcun altro gli grida "fascista" e "co*****e".
Arrivato in una zona più tranquilla, dove comunque altri episodi minori di protesta nei suoi confronti non mancano, Letta rilascia anche alcune dichiarazioni: "La pace vuol dire difendere l'Ucraina – dice rispondendo ai cronisti – Sulle armi noi siamo coerenti con tutto quello che abbiamo fatto dal 24 febbraio in poi e continueremo a lavorare con i nostri alleati europei, questa è la logica per rendere le cose forti e fattibili". E alla domanda del giornalista di Fanpage.it presente in piazza, proprio sulle contestazioni, il segretario del Pd glissa rapidamente: "È naturale che ci siano tante idee diverse".