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Elezioni politiche 2022

Letta chiude la campagna del Pd: “Noi siamo l’Italia del futuro, la destra guarda al passato”

Dal palco di Piazza del Popolo a Roma, Enrico Letta chiude la campagna elettorale del Pd a due giorni dal voto: “Noi pensiamo all’Italia del futuro – ha detto il leader dem – Loro hanno parlato dell’Italia del passato”.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Il segretario del Partito Democratico, Enrico Letta, arriva a Piazza del Popolo a Roma con il pullmino elettrico simbolo della sua campagna elettorale per l'ultimo comizio prima del silenzio. Sul palco si alternano, uno dopo l'altro, il sindaco di Roma Gualtieri, la vicepresidente del Parlamento europeo Picierno, il governatore del Lazio Zingaretti. E poi tantissimi altri, dai presidenti di Regione agli attivisti, passando per i ministri, fino al segretario: "È il momento delle scelte, siamo alla fine della campagna elettorale. L'ultima riflessione è su cosa ha rappresentato questo periodo, non abbiamo solo detto le nostre idee, ma abbiamo anche seminato tanto pensando all'Italia del futuro. Loro hanno parlato dell'Italia del passato".

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"Perché scegli, perché la scelta è la cosa più importante – dice il segretario dem – Di essere insieme, tutti insieme. E poi abbiamo scelto l'Italia del futuro. Innanzitutto il lavoro, il centro della nostra campagna elettorale, la lotta contro la precarietà, la riduzione delle tasse sul lavoro. Questo è il grande progetto degli ultimi anni. La destra sceglie la flat tax, che vuol dire aiutare i ricchi e non i deboli".

"Io sono andato a Berlino a parlare col cancelliere tedesco per convincerlo che l'Europa deve trovare una soluzione ai costi dell'energia, loro vanno a Budapest", dice ancora Letta.

"La scelta che abbiamo fatto è a favore dell'ambiente, mentre la destra è negazionista sul clima – contina il segretario dem – i ragazzi dei Fridays for Future devono continuare a protestare e noi saremo con loro. Siamo stati presi in giro sul bus elettrico, che ha avuto le sue difficoltà per via delle infrastrutture mancanti, ma meglio così che prendere il jet privato".

"Dall'altra parte abbiamo un'Italia retrograda, le parole che usano sono insopportabili. Sui diritti non si torna indietro, ma si deve andare avanti". A partire dallo Ius scholae. "Voglio dire ad Alessandro Zan che la sua legge diventerà legge nella prossima legislatura". E poi "sanità pubblica per tutti", ha continua Letta. "La scuola, perché la libertà nasce dalla conoscenza". Ancora: "Viva l'Europa, basta con questa narrazione anti-Ue".

"La speranza siamo noi, siamo noi quando combattiamo tutte le ingiustizie, quando non alziamo i muri e non facciamo muri alle frontiere", conclude Letta citando David Sassoli. "Andiamo a vincere domenica, viva l'Italia democratica e progressista".

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