Letta chiede le dimissioni di Durigon, Salvini: “Ha la mia massima fiducia, decideremo insieme”
Il segretario del Partito democratico, Enrico Letta, torna a chiedere le dimissioni del sottosegretario leghista all'Economia, Claudio Durigon, travolto da una serie di polemiche prima per l‘inchiesta di Fanpage.it e poi per delle dichiarazioni fatte dal palco del Carroccio a Latina, quando ha chiesto che un parco della città torni ad essere intitolato a Mussolini. "Durigon è incompatibile con il governo, deve dimettersi", ha ribadito Letta. Ma Matteo Salvini ha tagliato corto dal Metting di Rimini: "Ragioneremo insieme su cosa fare e su cosa si più utile per la Lega e per il governo. Discuterò io con Claudio, ma ha la mia massima fiducia".
E ancora, rispondendo ai cronisti che gli hanno fatto presente le richieste di dimissioni arrivate da più lati: "Noi siamo qui per risolvere i problemi ed eliminare le polemiche. Durigon è il papà di quota 100 e con lui sto lavorando alla riforma pensioni, e sto seguendo anche il tema fiscale delle cartelle e del saldo e stralcio. Di perdere tempo in polemiche sul passato non abbiamo voglia".
Ieri il leader della Lega, rispondendo sempre alle domande dei giornalisti sul caso Durigon, aveva detto di non essere preoccupato per le mozioni di sfiducia al sottosegretario del Carroccio. Spiegando di non aver parlato di questo con il presidente del Consiglio, Mario Draghi, che l'aveva ricevuto sempre nella giornata di ieri a Palazzo Chigi. "Con Draghi non ho mai parlato di lui, non credo che abbia tra sue priorità i parchi di Latina", aveva detto. Per poi aggiungere: "La Storia ha già condannato fascismo e comunismo, quasi tutti gli estremismi, tranne quegli islamici. Nel 99% nessuno ne ha nostalgia, anche se falce e martello su alcuni simboli di partito ci sono ancora".
Letta però oggi ha ribadito: "L'apologia del fascismo è incompatibile con la Costituzione e con il nostro governo. Credo che la vicenda debba essere risolta". A intervenire sulla questione anche Ettore Rosato, deputato di Italia Viva. "Non credo che ci sarà una crisi su Durigon. Il Paese non ha bisogno di crisi di governo e non ne avrà", ha detto.