Letta attacca Salvini: “Parole su Russia rischiano di provocare danno pesantissimo all’Italia”
Dopo che Fratelli d'Italia ha messo in chiaro la sua posizione rispetto alla Russia e all'Ucraina, anche il leader del Partito democratico è intervenuto sulle parole di Matteo Salvini in merito alle sanzioni al Cremlino. "Quelle frasi in libertà in campagna elettorale che rischiano di provocare un danno pesantissimo all'Italia, alla nostra affidabilità e al nostro ruolo in Europa", ha detto Enrico Letta arrivando al Forum Ambrosetti di Cernobbio, sottolineando come sia "irresponsabile questo modo di fare campagna elettorale sulla pelle dell'affidabilità del Paese".
Durante il confronto tra i leader a Forum avviato anche lo stesso leader leghista è tornato su quanto affermato in merito alle sanzione alla Russia. "La posizione internazionale italiana non cambierà, a prescindere dal voto. Noi restiamo con i Paesi liberi, democratici e occidentali". Per poi specificare: "Andiamo avanti con le punizioni per chi ha aggredito ma proteggendo i nostri lavoratori. Vincere le elezioni ereditando un Paese in ginocchio non sarebbe una grande soddisfazione. Non mi arrendo a chi entra coi carri armati in un altro Paese, ma da futura forza di governo mi domando se quello che stiamo facendo serva a danneggiare chi vogliamo danneggiare".
Per Letta è fondamentale rimanere in linea con il resto dell'Europa: "La nostra Europa è quella della foto di Kiev, dove Italia, Germania e Francia sono l'Europa. Noi non discutiamo con l'Europa, siamo l'Europa. Penso che se l'Italia ha un governo che sta nella serie A con Francia, Germania, Spagna, Bruxelles è meglio. Se andrà con la serie B Polonia, Ungheria credo che sarà peggio per il Paese".
Anche Giorgia Meloni, dopo aver fatto capire di non condividere le posizioni di Salvini su Mosca, da Cernobbio ha ribadito: "La guerra in Ucraina è la punta dell'iceberg di un conflitto che ha per obiettivo la revisione degli assetti mondiali. Se l'Ucraina cade e l'Occidente perisce, il grande vincitore non sarà solo la Russia ma anche la Cina, e chi è più debole in Occidente, segnatamente l'Europa, rischia di trovarsi sotto l'influenza cinese. Per questo secondo me bisogna combattere questa battaglia".