Letta archivia il Jobs Act e lancia il modello spagnolo: “Così combattiamo il lavoro precario”
Addio al Jobs Act: Enrico Letta si mette alle spalle la riforma del lavoro targata Matteo Renzi, fatta quando l'attuale leader di Italia Viva era presidente del Consiglio e segretario del Partito democratico. "Il nostro programma supera il Jobs Act sul modello di quanto fatto in Spagna per combattere il lavoro povero e precario", ha scritto Letta su Twitter. Per poi aggiungere: "Il blairismo è archiviato. In tutta Europa sono rimasti solo Renzi e Calenda ad agitarlo come feticcio ideologico".
Già lo scorso maggio il leader dem aveva sottolineato già l'importanza di andare oltre il Jobs Act. E ora, nel programma elettorale del Pd sono state messe a punto alcune proposte per superarlo.
"Le disuguaglianze sono il freno a ogni prospettiva reale di crescita. Ridurre i divari è un imperativo, economico e morale. Per farlo vogliamo partire dalla dignità del lavoro di tutte e di tutti. Il lavoro come fondamento su cui costruiamo l’intera impalcatura della nostra società. L’Italia deve dare sempre più dignità ai lavoratori e alle lavoratrici, soprattutto a quelli oggi più vulnerabili. Ciò risulta ancora più urgente alla luce della precarizzazione che caratterizza il nostro mercato del lavoro, specie per i più giovani e per le donne, e che non è accettabile", si legge nel programma dem in apertura del capitolo sul lavoro.
Tra le proposte troviamo il salario minimo contrattuale, un rafforzamento delle politiche attive per il lavoro, l’obbligo di retribuzione per stage curriculari, la lotta al precariato con un intervento sui contratti a tempo determinato, la lotta al lavoro nero e sommerso proseguendo nel rafforzamento dei controlli e l’impegno per la piena applicazione della legge sul caporalato e per l’equa retribuzione per lavoratori e lavoratrici. Nel pacchetto di misure per il lavoro c'è anche una mensilità di stipendio in più a fine anno, il taglio del cuneo fiscale, l'integrazione al reddito dei lavoratori poveri, il disincentivo al ricorso al part time involontario e invece la promozione dello smart working.