Letta a Fanpage.it spiega i no a Renzi e Conte: “Non è cosa da poco allearsi con la destra o far cadere Draghi”
"Ho vissuto anni a contatto con giovani italiani e europei prima di tornare in politica, e in quegli anni mi sono accorto della distanza che c'è con la mia generazione e con quella più vecchia della mia e di quanto noi dobbiamo cambiare". Lo dice Enrico Letta, segretario del Partito democratico, in un'intervista con il direttore di Fanpage.it, Francesco Cancellato.
Le proposte per i giovani: sostegno sugli affitti e basta stage "finti"
I giovani italiani "in media escono di casa a 30 anni, mentre in Germania e Francia la media è 23-24 anni". Il motivo di questa differenza, dice Letta, è che "la casa non si trova, e il primo lavoro da noi è sempre uno stage finto, che non permette di vivere da soli". L'obiettivo per il Pd, nella prossima legislatura, è fare sì che i giovani italiani possano allinearsi con la media degli altri grandi europei: "Serve un contributo di sostegno per gli affitti dei giovani, bisogna eliminare i finti stage e prevedere una decontribuzione totale per l'assunzione degli under 35".
Per comunicare con i più giovani, diversi leader politici nelle ultime settimane si sono iscritti a Tiktok. "Personalmente non credo che lo farò", commenta Letta, "ma noi come partito siamo presenti su Tiktok con Alessandro Zan, il deputato che ha proposto la legge contro i crimini d'odio verso le persone LGBTQ. Questo perché crediamo che i giovani che sono su Tiktok vogliano due cose: autenticità e temi concreti".
La destra "è un pericolo", ma coalizione più ampia non era possibile
Secondo gli ultimi sondaggi, però, nel prossimo Parlamento il centrosinistra potrebbe essere in forte minoranza. Per quanto riguarda i partiti avversari, Letta crede che "ci sia un pericolo da destra. Portano avanti idee discriminatorie verso una parte importante della nostra società. Ma questo riguarda gli elettori italiani, che devono prendere atto di questo pericolo. Se il risultato elettorale sarà inequivocabile, mi sembra difficile che Giorgia Meloni non venga nominata come presidente del Consiglio".
Il Pd, però, non ha cercato di allearsi con una coalizione più ampia, che comprendesse anche Italia viva di Matteo Renzi e il Movimento 5 stelle di Giuseppe Conte. Questo perché "Non è una cosa da poco far cadere il governo, come ha fatto il Movimento, e non è cosa da poco allearsi con la destra, come ha fatto Renzi".
"Ho firmato accordi con la Russia? Nel 2013 era un partner"
Sul tema dell'energia, in particolare per quanto riguarda le energie rinnovabili come il solare, "oggettivamente siamo in ritardo. Va detto però che il piano europeo al quale aderiamo, che è iniziato nel 2019, ha avuto due ostacoli pesantissimi: la pandemia e la guerra".
A proposito della guerra, nel 2013 Letta firmò una serie di accordi commerciali con la Russia di Putin. Oggi afferma che "fino al 2014, con l'invasione della Crimea, Putin era inserito nella comunità internazionale. Nel 2013 ho partecipato all'ultimo G8 che ha incluso la Russia, nel settembre di quell'anno ho partecipato al G20 ospitato a San Pietroburgo". Anche se si sapeva che il governo russo aveva portato avanti altri conflitti con vittime innocenti, come quello in Cecenia, e portato alla morte di giornalisti, "era nell'interesse europeo cercare di avere una Russia con cui cercare di dialogare, anche per farla cambiare. Ma questa evoluzione non c'è stata, c'è stata un'involuzione, che oggi stiamo pagando tutti".