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Letizia Moratti nasconde gli immigrati prima delle elezioni di Milano 2011: 420 profughi smistati a Pieve Emanuele

Ultime stoccate della campagna elettorale per le elezioni comunali di Milano 2011: Letizia Moratti, dopo aver promesso che nel capoluogo non sarebbero arrivati altri immigrati, fa nascondere nel paesino della Provincia i 420 profughi richiedenti asilo provenienti da Lampedusa. E fa contenta la Lega Nord.
A cura di Alessio Viscardi
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Accogliere nuovi immigrati a pochi giorni dal voto rischiava di farle perdere popolarità, soprattutto all'interno della Lega Nord che in più di un'occasione ha dimostrati i propri mal di pancia rispetto dalla candidatura di Letizia Moratti alle elezioni comunali di Milano 2011. Così, mentre il 10 maggio l'attuale sindaco del capoluogo lombardo affermava che nessuno dei 700 profughi provenienti da Lampedusa nella regione sarebbe rimasto a Milano, soltanto due giorni dopo in città sono arrivati 420 profughi provenienti dal nord-Africa. Per non far perdere consensi al centrodestra, gli immigrati sono stati formalmente nascosti in un paesino della Provincia, Pieve Emanuele, a soli cinque chilometri dal Pirellone. Si trovano nel residence Ripamonti, in una struttura destinata a dare ospitalità a 660 agenti di polizia.

Gli agenti lamentano il fatto che la convivenza tra 420 profughi esasperati e 600 poliziotti armati potrebbe essere davvero problematica, come riporta Il Fatto Quotidiano. Secondo alcuni agenti, le elezioni 2011 milanesi hanno influito sulla scelta: stipando gli immigrati in un paese della provincia, formalmente, la responsabilità non è di Letizia Moratti che così potrà affermare di aver rispettato l'accordo preso con i cittadini: “Nessun immigrato a Milano, la città ha già dato” prometteva il sindaco.

L'hinterland di Pieve Emanuele dista a venti minuti di autobus dal centro di Milano, si tratta di un paesino da 15 mila abitanti e retto da un'amministrazione comunale di centrodestra. Testimonianze, raccontano di una nuova Manduria, con decine di profughi che cercano di partire a gruppi. Secondo fonti riportare proprio da Il Fatto Quotidiano, nel piccolo Comune arriveranno presto anche altri 400 immigrati di Lampedusa.

Le 420 anime erano sbarcate a Genova lo scorso 12 maggio, dalle ormai famose navi Flaminia ed Excelsior. La Croce rossa e la Protezione civile hanno provveduto a trasferirli nella provincia milanese. Si tratta di uomini provenienti da Niger, Nigeria e Ghana, più sparuti i gruppi del Bangladesh e del Pakistan. Lavoravano tutti in Libia come operai nei cantieri edili o nei gasdotti. Alcuni di loro affermano di essere partiti da Tripoli con il lasciapassare delle guardie di Muammar Gheddafi.

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