L’eredità di Napolitano: cosa lascia il Presidente emerito della Repubblica a moglie e figli
Il Presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano si è spento venerdì sera in una clinica romana, all'età di 98 anni. La camera ardente in Senato aprirà oggi, 24 settembre, alle ore 10: i primi a rendere omaggio al Presidente emerito della Repubblica scomparso saranno il Capo dello Stato Mattarella e il presidente del Senato La Russa.
Napolitano lascia la moglie, Clio Bittoni, e due figli, Giovanni e Giulio, che sono anche gli eredi, a cui spetta la casa di proprietà in via dei Serpenti nel quartiere Monti a Roma, dove il Presidente emerito della Repubblica e senatore si era trasferito, dopo avere lasciato il Quirinale.
Come ricorda Open, da senatore a vita era tenuto a pubblicare la propria dichiarazione dei redditi e del patrimonio posseduto. Napolitano aveva depositato il suo modello persone fisiche 2022 con un reddito complessivo di 123.021 euro, a cui si sommava il reddito complessivo della moglie Clio di 37.631 euro. Nella loro dichiarazione Giorgio Napolitano e la moglie hanno inserito una detrazione per erogazioni liberali, lui di 5.854 euro e lei di 3.286 euro, ma non se ne conoscono i destinatari. Nella dichiarazione dei redditi entrambi i coniugi al rigo RN14 dichiaravano una detrazione di 3.260 euro per spese legate in qualche modo ad uno dei bonus edilizi ancora in vigore, come il bonus facciate o il sismabonus. La cifra è uguale perché della casa di abitazione in via dei Serpenti i coniugi risultano comproprietari con quote del 50% ciascuno.
L'abitazione di via dei Serpenti nel quartiere Monti
L'abitazione romana di Giorgio Napolitano e della moglie Clio è in via dei Serpenti, a Roma, a pochi passi da Colosseo e Fori Imperiali. Probabilmente è lì è che continuerà a vivere la vedova di Napolitano. Come racconta Open, la proprietà è composta da due appartamenti, che sono sono stati acquistati in due momenti diversi: uno si trova all'interno 1, l'atro all'interno 3 dello stesso stabile.
Oggi il valore di mercato ipotizzato da Cerved per ciascuno dei due appartamenti, di vani 6, si aggira intorno ai 700 mila euro. Nel luglio del 1980 i coniugi Napolitano acquistarono dalla Parsitalia di Sandro Parnasi il primo dei due appartamenti – composto dasoggiorno, camera, guardaroba, doppi servizi, tinello-office, cucina, anticucina e bagno di servizio – per la cifra di 100 milioni di lire. All’epoca un parlamentare percepiva un po' più di 60 milioni di lire l’anno a cui si aggiungevano 40 milioni di rimborsi spese. Il prezzo aggiornato oggi in euro con la tabella di rivalutazione monetaria sarebbe pari a 275mila euro del 2023.
Il secondo appartamento (interno 3) in via dei Serpenti è stato comprato successivamente dalla coppia nel novembre 2012, quando Napolitano era ancora Presidente della Repubblica e pensava di aver concluso il suo mandato al Quirinale, ed era quindi certo di tornare nell'abitazione privata. Poi il secondo mandato inaspettato cambiò i piani.
Napolitano in precedenza era stato contitolare insieme ai fratelli di un terreno ad Anacapri ereditato dal padre ma subito dopo venduto. I due coniugi avevano acquistato anche un appartamento a Capalbio, provincia di Grosseto, meta estiva di tanti politici, soprattutto di sinistra. Nel 2015 però l'appartamento era stato rilevato dal figlio minore Giulio, perché Napolitano, ormai giunto a 90 anni, sentiva di non essere più in grado di utilizzare quella casa. In quel caso non di trattò di una donazione, ma di una vera e propria vendita da parte dei genitori al figlio, per cui la proprietà non dovrebbe far parte del testamento.