L’endorsement di Nicola Zingaretti a Enrico Letta per la leadership del Pd
"Continuerò a dare il mio contributo attivo da presidente di Regione e anche nel dibattito politico con le mie idee. Alla luce del Sole. Ora sono convinto che la soluzione più forte ed autorevole per prendere il testimone della segreteria sia Enrico Letta": arriva anche l'endorsement di Nicola Zingaretti, attraverso un lungo post su Facebook, nei confronti dell'ex presidente del Consiglio Enrico Letta, che è al momento il nome più chiacchierato per succedergli alla leadership del Partito democratico.
"La sua forza e autorevolezza sono la migliore garanzia per un rilancio della nostra sfida di grande partito popolare, vicino alle persone e non alle polemiche. Promotore di un progetto per l’Italia e l’Europa e baricentro di qualsiasi alternativa alle destre. Tutto il sistema politico italiano sta ridefinendosi. Il Pd con Letta definirà un suo profilo adeguato e competitivo", ha aggiunto l'ex segretario.
Zingaretti ha anche discusso i motivi che lo hanno portato alle dimissioni: "Ciò che si è realizzato in questi anni costituisce un patrimonio di tutti. Eppure puntuali, quando le cose stavano migliorando, sono tuttavia tornati i soliti rumori di sottofondo e permanenti. Nessuna reale proposta politica alternativa, ma un lungo e strisciante lavorio distruttivo che stava allontanando il PD dalla realtà", ha proseguito l'ormai ex segretario, sottolineando come da più parti si sia rifiutato il confronto nelle sedi adeguate, preferendo invece alimentare le polemiche pubbliche. E ancora: "Mentre gli altri partiti rilanciavano il loro progetto, noi rischiavamo di implodere. Non si poteva andare avanti così. Non si poteva perché ora ci aspettano sfide importanti e il Pd, grazie al lavoro fatto, può affrontarle a testa alta. Dobbiamo contribuire e sostenere il Governo Draghi, ricostruire una nostra visione e progetto comune in un mondo totalmente cambiato, riaprire una grande discussione con un congresso politico possibile grazie alle modifiche che abbiamo apportato allo statuto, occorre scommettere sul Pd, un partito di donne e di uomini, suscitare orgoglio rilanciando il suo ruolo nella democrazia italiana, pensare e radicare la nostra forza nei territori, rilanciare una prospettiva politica adeguata per governare, arginare e battere le destre".
Quindi ha concluso: "Il tempo che abbiamo davanti richiede un impegno totale nel Parlamento e nel Paese. Per questo ho presentato le dimissioni: perché era giusto fare chiarezza e richiedere una vera assunzione di responsabilità da parte di tutte e di tutti. Non ho voluto in alcun modo essere di ostacolo a questo compito".