L’elezione del presidente della Repubblica si avvicina, i partiti vogliono Mattarella per un bis
Questa sera Sergio Mattarella pronuncerà il discorso di fine anno alla nazione. E ha messo in chiaro che sarà l'ultima volta. L'attuale capo dello Stato ha ripetuto più e più volte di non aver alcuna intenzione di prestarsi a un secondo mandato, ma con la situazione epidemiologica ancora difficile e una maggioranza sempre più divisa da scontri interni, cresce il pressing dei partiti per un bis.
L'unico altro nome che potrebbe intercettare un così ampio consenso, per il momento, è quello di Mario Draghi. Ma con i soldi del Piano nazionale di ripresa e resilienza sul tavolo e un'uscita dall'emergenza che, l'abbiamo visto con Omicron, è tutt'altro che scontata, per Palazzo Chigi non è certo un buon momento per i terremoti politici. Che probabilmente sarebbero invece all'orizzonte nel momento in cui Draghi lasciasse l'incarico da presidente del Consiglio per salire al Colle. La maggioranza, che va dal Partito democratico al Movimento Cinque Stelle fino alla Lega, probabilmente non riuscirebbe a restare unita e la caduta del governo (la seconda in tempi di pandemia) non lancerebbe i migliori segnali agli investitori esteri.
Ma l'unico modo per tenere Draghi saldamente a Palazzo Chigi, secondo i partiti, non sarebbe altro che conservare lo status quo. Quindi lasciando Mattarella al Quirinale. Il capo dello Stato, però, ha detto più e più volte di non essere disponibile per il bis.
Se ne riparlerà ad ogni modo a gennaio. Silvio Berlusconi ha chiarito che della sua candidatura per il centrodestra si discuterà dopo le feste. E gli altri partiti, di fatto, non hanno messo sul tavolo un nome, ma hanno solo sottolineato la necessità di lavorare insieme per trovare il candidato. Del resto il segretario del Pd, Enrico Letta, lo ha detto chiaramente: se la maggioranza non sarà restare unita sulla partita del Quirinale, il governo cadrebbe.