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Legittima difesa, altro flop: la maggioranza si spacca, ddl torna in Commissione

Scontri accesi in Aula stamane durante il dibattito per la riforma della legge sulla legittima difesa, il provvedimento torna quindi in Commissione Giustizia. Proteste dei deputati della Lega Nord, che hanno indossato una maglietta con la scritta “la difesa è sempre legittima”. Contrari al testo emendato da David Ermini del Pd anche i deputati di Ncd, che sostengono serva “una normativa di dettaglio puntuale e tassativa che eviti una giustizia a macchia di leopardo”.
A cura di Charlotte Matteini
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legittima difesa lega nord

E' scontro in maggioranza per la riforma della legge sulla legittima difesa. La proposta, inizialmente presentata dalla Lega Nord e successivamente modificata da un maxi-emendamento presentato dall'onorevole David Ermini del Partito Democratico, è approdata a Montecitorio per il dibattito parlamentare e in meno di 24 ore già è sulla via del ritorno, verso la Commissione Giustizia, a causa dell'acceso scontro scatenatosi per varie divergenze tra i deputati, sia di maggioranza che di opposizione.

Oltre alle forti polemiche innescate dai deputati della Lega Nord, che hanno indossato una maglietta con la scritta "la difesa è sempre legittima" e contestato duramente la proposta di legge per sulla legittima difesa, allo stato attuale non ci sarebbe accordo nemmeno tra Pd e Ncd. Il partito di Angelino Alfano, infatti, giudica troppo soft la linea del Partito Democratico e sostiene che la riforma andrebbe modificata. "Serve una normativa di dettaglio puntuale e tassativa che  eviti una giustizia a macchia di leopardo", ha spiegato l'ex viceministro della Giustizia Costa. La richiesta di rinvio in Commissione è passata con 160 voti di scarto. A favore del rinvio hanno votato Pd, Area Popolare, Sinistra Italiana. Contrari Lega, Forza Italia, Movimento 5 Stelle e Conservatori e Riformisti.

I deputati del Partito Democratico, pur sostenendo la bontà del testo di legge uscito recentemente dalla Commissione Giustizia, hanno comunque acconsentito al rinvio perché convinti che la linea demagogica e populista della Lega non passera mai in Commissione. "Se qualcuno, dalla maggioranza o dall'opposizione, dovesse chiedere un ulteriore approfondimento, non faremo certo le barricate", ha dichiarato il capogruppo Pd in Commissione Giustizia, Walter Verini.

Il Movimento 5 stelle, che ha votato compatto contro la proposta di rinvio, spiega che "un rinvio in Commissione significa ancora una volta limitare le prerogative dell'opposizione". "Nel merito siamo pronti a discutere sia la proposta del Pd che della Lega. Vedremo in Aula quando si entrerà nel merito delle proposte", ha concluso il deputato del M5S Vittorio Ferraresi.

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