«Leggerezza non significa superficialità». Come cambia la comunicazione del PD
L’immagine dei candidati alle Primarie del centrosinistra raffigurati come i Magnifici 5 ha fatto il giro della Rete, per poi andare offline e ritagliarsi uno spazio sulle prime pagine dei principali quotidiani e nei Tg nazionali. Non tutti, però, hanno apprezzato il «semplice fotomontaggio», come lo definisce l’autrice, Tiziana Ragni. Matteo Renzi, ad esempio, commentò così l’iniziativa: “Non so a chi sia venuta in mente e perché ma noi dovremmo parlare agli italiani, non farci ridere dietro”.
L’immagine portò al sito del Pd – abituato ad accogliere ventimila visitatori giornalieri – circa cinquecentomila contatti.
Tiziana Ragni – aka @LaveraMeriPop – responsabile del sito web del PD da poco più di due mesi, ha già segnato un punto di rottura con il passato aprendo il sito del partito a un nuovo genere di comunicazione, servendosi di fotomontaggi densi di creatività e ironia. Con le immagini di copertina – che definisce «i miei trentatré centimetri» – è riuscita ad attirare i riflettori su un sito, quello del Partito Democratico, abituato a utilizzare un registro linguistico formale e a rivolgersi a un pubblico specifico. Come i siti della maggior parte dei partiti politici, d’altronde.
Intervenendo al seminario La comunicazione politica fra broadcasting e social media, organizzato dalla Luiss di Roma, la giornalista, poi blogger, ha espresso un concetto chiaro sul tema: «Se vuoi allargare il perimetro dei tuoi elettori devi innanzitutto allargare la comunicazione». Certo, le critiche non mancano, né mancheranno. Ma Tiziana Ragni evita di leggere i commenti che arrivano dalla Rete, limitandosi a qualche feedback dei suoi collaboratori, «altrimenti non dovrei più muovermi», dice. Una signora andò addirittura a trovarla nel suo ufficio, nella sede del PD, adirata a causa di una tra le immagini comparse sulla home del sito,. Si tratta di quella pubblicata in occasione del ritiro (provvisorio) dalla politica di Berlusconi, che, citando un film, ritraeva quest’ultimo accanto alla figura di Lenin, come in un gesto di saluto all’ex premier.
L’immagine più condivisa, però, risulta essere quella che paragona le primarie del Pd con quelle del Pdl e con le “parlamentarie” del M5S. I codici, semplici da decodificare, e l’ironia nei confronti degli avversari politici l’hanno resa virale. Citando Calvino, sottolinea che, pur trattandosi del sito web ufficiale del primo partito italiano, si può essere informali poiché «leggerezza non significa superficialità».
Tiziana Ragni è rimasta sorpresa dal numero di «esperti di comunicazione politica accorsi a studiare e criticare i fotomontaggi». Dietro quelle immagini c’è solo «creatività e leggerezza», che – «grazie all’autoironia del Segretario» – è possibile esprimere in totale libertà. I numeri, inoltre, stanno dalla sua parte. Dal giorno della pubblicazione de I Magnifici 5, il sito ufficiale è passato dalle ventimila visite giornaliere alle centotrentamila, con un tempo di permanenza superiore al minuto e mezzo. Questi numeri non sottintendono l’adagio del purché se ne parli, ma danno al sito un ruolo di spicco nell’ecosistema della comunicazione politica.