Legge sul testamento biologico in Aula, tra rischio ostruzionismo e 600 emendamenti
La legge sul testamento biologico è tornata oggi all'esame della Camera dei deputati. Il cammino, però, non si preannuncia breve: la maggioranza pensa che il primo via libera al provvedimento potrebbe arrivare non prima della fine di maggio 2017. Sul testo, infatti, pesano poco più di 600 emendamenti, e il rischio di un forte ostruzionismo.
Almeno sulla carta, il testo può contare su una maggioranza abbastanza larga, circa 400 voti favorevoli del Partito democratico (sebbene senza l'ala cattolica), Movimento 5 stelle, Mdp, Sinistra Italiana, socialisti e forze minori. In una riunione del gruppo alla Camera, i dem hanno ribadito di voler approvare la legge; così come anche il M5s, che ha fatto sapere di aver già chiesto agli iscritti se sono d'accordo con il biotestamento: "Il vero tema è capire se il provvedimento possa essere approvato entro la fine della legislatura. Perché vedendo i vari stop and go, è chiaro che il problema è interno alla maggioranza", ha dichiarato il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio. Ad opporsi alla legge, invece, sono Lega Nord e i centristi di Area Popolare, mentre Forza Italia lascerà libertà di coscienza ai deputati.
"Ci aspettiamo una montagna di interventi di ostruzionismo, che potrebbero impegnare l'intera giornata. Se così fosse, bisognerà valutare se far slittare l'esame del provvedimento", ha spiegato prima dell'inizio della discussione Donata Lenzi, deputata PD e prima firmataria della legge. Tanto che, ha aggiunto, "è previsto che se l'esame di un provvedimento slitta al mese successivo rispetto a quello previsto, si abbiano tempi contingentati per l'esame degli emendamenti e non tempi illimitati". Se si arrivasse ai tempi contingentati per l'esame del ddl, secondo Lenzi, "il ddl potrebbe essere approvato e passare all'esame del Senato in tempi utili perchè la legge sul Biotestamento possa essere approvata entro questa Legislatura".